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La medicina del futuro ha per capitale Boston
Nerviano, il cda approva i bilanci
L’India scommette sull’open science
Passi avanti in India verso la strada dell’open science. Il Ministero della Scienza e Tecnologia indiano ha, infatti, appena annunciato che chiederà ai propri ricercatori di depositare le loro ricerche in archivi accessibili a tutti. Questa richiesta è indirizzata ai gruppi di ricerca che ricevono finanziamenti dal Dipartimento di Biotecnologie (DBT) e dal Dipartimento di Scienza e Tecnologia (DST), due delle maggiori agenzie scientifiche del paese.
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L'importanza di essere zero
Chiedete a un
amico di contare con la mano fino a cinque; se è americano molto probabilmente inizierà
dall’indice, arriverà al mignolo e poi alzerà il pollice. Se è italiano
inizierà dal pollice per terminare con il mignolo. Entrambi comunque
cominceranno a contare partendo da uno, per finire a mano aperta.
Non ho mai
incontrato qualcuno che, col pugno chiuso, partisse da zero. Se invece vi accingete a misurare quanto
è alta una persona, lungo un tavolo o larga una nicchia nel muro in cui far
inserire degli scaffali fatti a misura da un falegname, allora partite da zero
La peer review funziona? Sì, ma con qualche riserva
La
peer review lascia un'impronta nella scienza. Le riviste scientifiche,
con i loro sì e con i loro no determinano le sorti delle ricerche che vengono
loro sottoposte ogni giorno, filtrano quello che dominerà il panorama
scientifico e di cui parleranno i giornali nei mesi e forse negli anni
successivi, e condannano all'oblio i frutti di altre ricerche. Perché non tutto
può essere pubblicato, o meglio, non tutto può venire pubblicato nelle pagine delle
maggiori riviste di scienza del mondo.
Funziona
o non funziona questo metodo? La discussione nel mondo scientifico non manca di