January 2014
Il duello tra scienziati sul Comitato Stamina
Nelle piazze le arance per la ricerca
Medici Senza Frontiere pubblica i suoi dati medici
Medici Senza Frontiere (MSF) compie un passo coraggioso,
diventando la prima organizzazione umanitaria ad avviare una politica di
condivisione dei propri dati medici, a vantaggio della ricerca per la salute
pubblica.
MSF ha
recentemente annunciato di voler consentire ai ricercatori l’accesso ai dati
clinici e alla documentazione raccolta nell’ambito dei propri programmi
medico-umanitari. Questa politica mira a incoraggiare il più vasto pubblico
possibile a utilizzare i dati di MSF, pur nel rispetto di rigorosi principi
La strada per la fusione nucleare passa da Padova
Venerdì 24 gennaio, presso l’Area della Ricerca del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Padova, si celebra con un convegno l’avvio delle attività per la realizzazione degli impianti finalizzati allo sviluppo del ‘cuore’ del reattore a fusione ITER presso il Padova Research Iter Megavolt Accelerator – PRIMA e si presentano all’industria le opportunità di partecipazione a commesse per la fornitura dei componenti.
Splendori e miserie della scienza italiana
I ricercatori italiani fanno sempre di più, con sempre meno. O, se volete, continuano a celebrare con fichi sempre più secchi nozze di sempre maggiore successo. Tre recentissimi rapporti internazionali ci danno la misura di questa condizione paradossale in cui ormai verso la scienza italiana.
Il primo è il rapporto sulla “Consolidator Grant 2013 Call” con cui l’European Research Council (ERC) ha finanziato 312 progetti di ricerca scientifica, europei e non, sulla base unicamente del merito. La dotazione della Call era notevole: 575 milioni di euro.
Obiettivi europei su clima ed energia: ambiziosi o realisti?
La Commissione Europea ha presentato la proposta sugli obiettivi in politica climatica ed energetica del prossimo decennio. Il documento, atteso da giorni, prevede che entro il 2030 le emissioni di gas serra vengano ridotte del 40%, il 27% dell’energia prodotta dal blocco europeo provenga da fonti rinnovabili e che vengano attuati “miglioramenti” nell’efficienza energetica a livello nazionale.