Il pianeta nascosto
Le osservazioni del telescopio spaziale Kepler hanno permesso di individuare ritardi e anticipi nelle orbite di un pianeta extrasolare, chiaro segno della presenza di un altro pianeta finora sfuggito a ogni rilevazione.
Le osservazioni del telescopio spaziale Kepler hanno permesso di individuare ritardi e anticipi nelle orbite di un pianeta extrasolare, chiaro segno della presenza di un altro pianeta finora sfuggito a ogni rilevazione.
E’ una bella sera d’estate. Stiamo camminando per le vie del centro. Improvvisamente, uno sconosciuto si avvicina e con voce minacciosa ci aggredisce. Da questo momento, il ricordo di quell’evento così emotivamente coinvolgente tenderà a persistere nel nostro cervello. Tutte le volte che risentiremo quella voce o rivedremo quella persona ne avremo paura e rabbia. In maniera analoga, ricordiamo molto bene le voci e le fisionomie delle persone a noi care, o che comunque hanno avuto un ruolo importante e positivo nella nostra vita. E’ questo
Negli ultimi decenni abbiamo assistito a un fenomeno di impoverimento genetico delle varietà fruttifere, cerealicole e orticole coltivate. In Italia, per esempio l’80% delle mele consumate appartiene a sole tre varietà e a livello mondiale la popolazione si nutre con sole 30 piante coltivate. Si tratta di un fenomeno di erosione genetica che coinvolge tutte le colture agricole. Dagli anni cinquanta, la produzione agricola si indirizza su un numero sempre più esiguo di specie e varietà caratterizzate da una più elevata produttività e che meglio si adattano

Molti paesi in tutto il mondo stanno attuando delle strategie per limitare l'impatto sul cambiamento climatico. Gli stati membri dell'Unione Europea hanno raggiunto un accordo che mira a ridurre le emissioni di gas serra e i consumi energetici del 20%, e a incrementare la quota di energie rinnovabili fino al 20% entro il 2020. Il progetto Energia in Europa mette a disposizione degli utenti un insieme di strumenti di visualizzazione per contestualizzare questi obiettivi, per comprenderli meglio e per confrontare i progressi che si stanno facendo nei vari stati membri.
Video della sonda spaziale Dawn della NASA che permette di osservare la superficie del gigantesco asteroide Vesta.
All’albore di ogni tumore della prostata c’è un intricato gioco di alleanze tra le prime cellule neoplastiche e i mastociti circostanti: queste cellule, note soprattutto per il fatto di liberare istamina nel corso delle reazioni allergiche, vengono reclutate da quelle tumorali per aprire la strada alla crescita della massa tramite la produzione della proteina MMP9, capace di “digerire” collagene e tessuti e favorire lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni. In seguito il tumore impara a prodursi la proteina da solo e quindi non ha più bisogno dei mastociti.
L’introduzione nel processo penale di nuovi metodi di accertamento scientifico del vizio di mente degli imputati è terreno di dibattito sempre acceso all’interno della comunit à giuridica internazionale. Terreno diventato ardente in seguito a due recenti casi italiani, in cui il giudice ha accolto le conclusioni delle perizie della difesa che si erano avvalse di indagini non solo psichiatriche, ma anche neuroscientifiche e di genetica comportamentale.
Dal 2006, quando sono state generate per la prima volta nel laboratorio di Shinia Yamanaka [Takahashi 2006], le iPS (induced Pluripotent Stem cells) sono le assolute protagoniste della ricerca in corso sui meccanismi che regolano la capacità di una cellula di differenziarsi in tutti i tipi cellulari che formano il nostro organismo. La loro immediata ed enorme popolarità è dovuta al fatto che queste cellule sono ottenute dalla trasformazione di normali cellule adulte in cellule staminali embrionali, le uniche fino ad allora ad essere pluripotenti.
Mappata per la prima volta una lastra di ghiaccio in movimento nell’Antartide. Grazie a miliardi di dati acquisiti dai satelliti di ESA (European Space Agency), CSA (Canadian Space Agency) e JAXA (Japan Aerospace Exploration Agency), è infatti oggi possibile monitorare anche le aree che, a causa della limitata apertura visiva di alcuni strumenti, non erano state finora osservate.
Questa è la storia di una bufala la cui anatomia è oramai chiara, ma la cui genesi lascia aperti diversi interrogativi. Il 22 agosto 2011, Corrado Zunino su Repubblica lancia l’allarme: