I crostacei del Gran Paradiso
Scoperti nei laghi alpini del Parco nazionale numerosi esemplari di Daphnia middendorffiana, un piccolo crostaceo d'acqua dolce il cui habitat naturale è la tundra artica.
Scoperti nei laghi alpini del Parco nazionale numerosi esemplari di Daphnia middendorffiana, un piccolo crostaceo d'acqua dolce il cui habitat naturale è la tundra artica.
Secondo un team di ricercatori, nella scomparsa delle foreste di conifere che ha accompagnato la terribile estinzione del Permiano ci sarebbe lo zampino di un fungo estremamente aggressivo.
Oltre a cancellare il 95% degli organismi marini e il 70% di quelli che vivevano sulla terraferma, l'estinzione del Permiano interessò pesantemente anche le conifere che ricoprivano Pangea, il grande unico continente di 250 milioni di anni fa. I dati fossili indicano che questi alberi sparirono dalla circolazione per almeno 4 milioni di anni.
Per la prima volta un gruppo di ricercatori statunitensi di Philadelphia è riuscito a modificare geneticamente i linfociti T di malati di cancro tanto da renderli finalmente efficaci nel combattere la malattia. Il tentativo può dirsi riuscito in due pazienti con leucemia linfoide cronica in fase avanzata e ormai refrattaria alla chemioterapia, che a un anno dal trattamento sono ancora in totale remissione, e parzialmente anche nel terzo caso sottoposto alla cura sperimentale, che comunque è ancora vivo ed è migliorato, sebbene senza un effetto così clamoroso.
Dalla Georgia alla Cina, tra luglio e settembre 2010, 14.000 chilometri
di strade spesso impervie, 22 comunità, 700 campionamenti e migliaia di
test.
Questo documentario è la storia di un viaggio. Un viaggio
particolare che ha voluto andare a incontrare le comunità che vivono
isolate lungo la leggendaria Via della Seta.
Lo scopo è fare luce
sulle intricate relazioni tra genetica, gusto e percezione sensoriale.
La nostra capacità di percepire certi sapori e di apprezzare certe
pietanze dipende, infatti, anche dal DNA.
MarcoPolo2010 è un
Mariastella Gelmini ha nominato i nuovi presidenti di una serie di Enti Pubblici di Ricerca che ricadono sotto la tutela del MIUR. Purtroppo non sono stati riconfermati scienziati di straordinario valore, come Luciano Maiani, presidente uscente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), o Tommaso Maccacaro, presidente uscente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF).
L’intervento di Rino Falcone su queste pagine è relativo al disegno di legge in materia di Lingua Italiana dei Segni (LIS), richiama giustamente l’attenzione sui rischi di una approvazione parlamentare di un testo che, come conclude Falcone, “rischia di assumere...la paradossale descrizione dei limiti in cui la politica italiana sta restringendo la propria capacità di comprensione del mondo.”
L’eterno dibattito tra fautori e detrattori dell’omeopatia, riacceso nelle ultime settimane dall’articolo pubblicato da Luc Montagnier sul Journal of Physics, cambia terreno, spostandosi dalle riviste scientifiche alle aule dei tribunali.
Nel cuore delle Dolomiti, dove nord e sud Europa si incontrano, sorge l'Accademia Europea di Bolzano (EURAC). Centro di ricerca e formazione privato, l'EURAC accoglie ricercatori da tutta l'Europa. Linguisti, giuristi, ingegneri, esperti di scienze naturali e genetisti lavorano a progetti interdisciplinari a diretto contatto con società e imprese alla ricerca di soluzioni concrete a problemi di grande attualità. Insieme contribuiscono alla creazione della nuova Europa.
Rispolverato il batterio “popocorn”: nuova strategia per il controllo biologico della denghe.
Lo studio di un gruppo di ricercatori australiani su un piccolo batterio del moscerino della frutta, Wolbachia pipientis, identificato già nel 1967, fa sperare in una nuova strategia di lotta contro denghe, malaria e filariosi, malattie trasmesse dalla zanzara. Il ceppo responsabile, detto popcorn, infetta l’insetto provocandone la morte prematura. Così viene ridotta la probabilità d’infezione nell’uomo.
Nel 1998 con legge nazionale n. 426 furono definiti i primi 15 siti di interesse nazionale per le bonifiche (SIN), tra i quali erano inclusi quello di Priolo-Gargallo e di Gela. Negli oltre dieci anni passati sono stati effettuati molti studi di caratterizzazione ambientale e alcuni interventi di risanamento parziale ma non si è ancora arrivati alla fase di bonifica vera e propria.