fbpx Investire nella bonifica di Priolo e Gela | Scienza in rete

Investire nella bonifica di Priolo e Gela

Primary tabs

Tempo di lettura: 2 mins

Nel 1998 con legge nazionale n. 426 furono definiti i primi 15 siti di interesse nazionale per le bonifiche (SIN), tra i quali erano inclusi quello di Priolo-Gargallo e di Gela. Negli oltre dieci anni passati sono stati effettuati molti studi di caratterizzazione ambientale e alcuni interventi di risanamento parziale ma non si è ancora arrivati alla fase di bonifica vera e propria.
Ad oggi sono stati allocati 774,5 e 127,4 milioni di euro per le bonifiche rispettivamente dei siti di Priolo e di Gela, in larga misura ancora non impiegati, a copertura solo di una parte dei costi stimati per gli interventi previsti.

Lo studio realizzato (qui allegato) si propone di quantificare il beneficio monetario che potrebbe scaturire dagli interventi di bonifica dei due siti inquinati e di stimare l'entità di nuovi investimenti con un bilancio costo-beneficio positivo.

Come esiti di salute sono stati considerati la mortalità e i ricoveri ospedalieri per tutte le cause, tra cui quella tumorale. La proporzione di esiti di salute attribuibili nella popolazione a esposizione ambientale è stata calcolata sulla base degli eccessi dei rapporti standardizzati di mortalità e morbilità. Analisi di sensibilità univariate e probabilistiche sono state condotte per valutare la robustezza dei risultati conseguiti sotto diverse assunzioni.

E' stato così possibile stimare che in media potrebbero essere evitati ogni anno 47 casi di morte prematura, 281 casi di ricoveri ospedalieri per tumori e 2.702 ricoveri ospedalieri per tutte le cause rimuovendo le fonti di esposizione e bonificando le due aree in studio. Assumendo che i benefici per la salute umana verranno osservati solo 20 anni dopo la bonifica e che dureranno 30 anni è stato calcolato un beneficio monetario potenziale della rimozione dell'inquinamento pari a 3.592 milioni di euro per il sito di Priolo e 6.639 milioni di euro per il sito di Gela.

Lo studio suggerisce che in termini di costi per la salute potrebbero essere benefiche azioni di bonifica supportate da finanziamenti superiori fino a quasi 5 volte rispetto a quanto fino ad oggi stanziato per il sito di Priolo e fino a circa 50 volte rispetto a quanto allocato per il sito di Gela.
Gli autori dello studio ritengono che, pur non essendo monetizzabile il rischio e tanto meno il danno alla salute evitabile attraverso misure di prevenzione primaria necessarie e non rinviabili, le stime economiche insieme ai risultati degli studi di epidemiologia ambientale possano rappresentare uno strumento importante per supportare la presa di decisioni.


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Gli ippopotami di Escobar: il dilemma tra etica ambientale ed etica animale delle specie invasive

Immagine di un ippopotamo a bocca spalancata in acqua

Pablo Escobar, noto boss del narcotraffico, ha lasciato in eredità non solo un impero criminale, ma anche un grosso problema ambientale. Dopo la sua morte, gli ippopotami che aveva importato per il suo zoo privato sono stati abbandonati e la loro popolazione è cresciuta esponenzialmente, causando gravi danni all'ecosistema colombiano. Nonostante i tentativi di sterilizzazione, la soluzione più praticabile sembra essere l'eutanasia, una misura che solleva significativi dilemmi etici tra il dovere di preservare l'ambiente e quello di proteggere gli animali.

Crediti immagine: modificato da Alvaro Morales Ríos/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 4.0 DEED

La figura di Pablo Escobar è ben nota ed è stata resa ulteriormente celebre da film e serie televisive. Meno nota è una parte dell’eredità che il grande boss del traffico mondiale di cocaina ha lasciato e che, a distanza di quasi vent’anni dalla sua morte, pone un problema etico tra la tutela dell’ambiente e quella degli animali.