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May 2023

Digiuno intermittente: quanto è moda? Quanto è scienza?

Il digiuno intermittente esercita un certo fascino e periodicamente riemerge come strategia alimentare - efficace e all'apparenza semplice - per mantenersi in forma e in salute, assecondando la naturale fisiologia dell'organismo. Ma quali sono le prove scientifiche a suo favore?

In un'osteria romana. Carl Bloch, 1866, olio su tela, Staten Museum for Kunst

Scottano le parole “digiuno intermittente” nelle ultime due settimane, da quando l’immunologa-celebrità Antonella Viola, nell’anticipare i contenuti del suo nuovo libro, ha dichiarato di praticare da due anni una forma di digiuno intermittente (la TRE, Time Restricted Eating) non solo per regolarizzare il proprio peso, ma soprattutto come strumento di benessere e longevità. Ma non sono solo le parole di Antonella Viola o degli esperti di nutrizione, che si sono pronunciati in merito negli ultimi giorni, a rendere il digiuno intermittente un tema tanto attuale quanto controverso.

Una sola salute: così il CNR festeggia a Human Technopole i suoi primi 100 anni

Creare reti, intrecciare collaborazioni, valorizzare l’interdisciplinarietà e utilizzare grandi piattaforme centralizzate, indispensabili per le esigenze della ricerca di oggi, sono fattori cruciali per sostenere la ricerca scientifica in Italia. È stato sottolineato nel convegno organizzato a Human Technopole per i 100 anni del CNR.

Crediti immagine: Gerd Altmann/Pixabay

Non solo uno sguardo retrospettivo sulla propria storia, ma una riflessione che permetta di anticipare le grandi linee di ricerca entro le quali il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e la comunità scientifica si impegneranno all’interno dei nuovi scenari segnati dal cambio d’epoca in atto: dalla transizione ecologica a quella digitale, facendo tesoro anche di quanto può e deve insegnarci la recente pandemia.

Fuori dal nido

Aperti giovedì 11 maggio gli Stati generali della natalità che discuteranno le possibili strategie per invertire una tendenza consolidata nel nostro paese. Tra i critici sulle misure finora annunciate che sembrano puntare principalmente alla riduzione delle tasse per le famiglie che fanno figli, ci sono le voci di chi mette in luce quanto pesino le drammatiche carenze strutturali dei servizi. Tra queste il progetto europeo 4e-parent che promuove la partecipazione attiva dei padri nella cura di figli e figlie e che ha appena pubblicato un approfondimento sulla situazione degli asili nido e che Scienza in rete ripropone.

Crediti immagine: Markus Spiske/Unsplash

La vicenda è nota: in Italia gli asili nido scarseggiano. I dati Istat, aggiornati al 2020, parlano di 27,2 posti ogni 100 bambini e bambine nei servizi prima infanzia. Questo si traduce, finito il periodo di maternità obbligatoria (di cinque mesi), in frustranti tentativi, liste d’attesa e in scelte non sempre semplici.

La verità sulla guerra da un manuale di chirurgia

I tanti romanzi e film bellici in circolazione tendono inevitabilmente a permeare il cadere in battaglia di un alone romantico, complici le musiche struggenti e i commiati commoventi; chi ha operato sul campo conosce, però, il volto reale della guerra e ne vede la crudezza e l'oscenità. Sfogliare i manuali di chirurgia di guerra ci introduce a una visione più autentica della realtà. Immagine tratta da: John B. Roberts, War surgery of the face, 1919 (Archive.org).

Nel 1859, un uomo in viaggio d'affari da Ginevra, Henry Dunant, si aggirava sgomento sul campo di battaglia di Solferino, dove, in 16 ore, erano stati uccisi o feriti 40.000 soldati. Qualcuno ancora agonizzava in mezzo ai cadaveri, perché i soccorsi medici latitavano, difficili o non previsti e Dunant provò a organizzare le donne dei paesi vicini per portare aiuto come meglio poteva. 

Quanto siamo diversi? Quanto possiamo essere uguali?

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Maltempo ed emergenze idrogeologiche: l’importanza di arrivare preparati

Immagine di parco sommerso da un'alluvione

Il maltempo riporta alla ribalta il rischio idrogeologico. Dopo la disastrosa alluvione del 15 settembre 2022, è stato fatto un punto sulle attività di preparazione alle emergenze idrogeologiche messe in atto dal Comune di Senigallia in collaborazione con il dipartimento di Prevenzione dell’Azienda sanitaria territoriale di Ancona e gli altri enti attivi sul territorio. Coordinamento e pianificazione sono riusciti a prevenire le conseguenze peggiori dell’inondazione. Si tratta di attività che rientrano nei LEA, un diritto esigibile dai cittadini. Foto di Anna Vacchi (su Instagram castrum_40055), Castenaso, 3 maggio 2023.

Il forte maltempo è legato al rischio idrogeologico, conseguenza di fenomeni meteorologici di carattere intenso e/o prolungato, con tutte le possibili conseguenze delle emergenze idrogeologiche sull’incolumità della popolazione, delle strutture e dei servizi di un territorio. Nella regione Marche, assieme al rischio sismico, quello idrogeologico costituisce uno dei maggiori rischi ambientali, con significativi impatti sulla vita e sulle attività umane.