fbpx October 2022 | Page 2 | Scienza in rete

October 2022

Le materie prime per la transizione energetica: problemi e soluzioni

La transizione energetica richiede l’utilizzo di materie prime che i report della Comunità Europea definiscono critiche in funzione dell’importanza economica e la difficoltà di approvvigionamento. Nei contesti dei singoli paesi è però importante anche identificare una strada realistica per la declinazione di un nuovo tipo di economia industriale improntata su questo importante cambiamento.

Crediti immagine: Thomas Richter/Unsplash

Il 28 settembre 2022 il Ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, e il Ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, hanno firmato il decreto interministeriale che formalizza il tavolo tecnico Materie Prime Critiche.

Transizione energetica: i nodi della rete

La riduzione dell’inerzia, l’aumento di episodi di overgeneration e del rischio di congestioni sono tutte nuove sfide legate alla progressiva transizione dalle fonti termoelettriche a quelle rinnovabili: come possiamo affrontarle?

Foto di Snapwire: https://www.pexels.com/it-it/foto/alta-tensione-elettricita-energia-line...

La progressiva transizione dalle fonti termoelettriche a quelle rinnovabili richiede investimenti nella rete elettrica per affrontare le nuove sfide, come la riduzione dell’inerzia, l’aumento di episodi di overgeneration e del rischio di congestioni.

Negli ultimi anni, alla capacità di generazione termoelettrica si è affiancata una crescita importante di quella da fonti rinnovabili, con conseguenti problemi di integrazione nella rete. Tale processo incide profondamente su diversi aspetti della rete, a cominciare dalla sua architettura. 

Aspettando la COP 15: verso il nuovo accordo per la tutela della biodiversità

Dal 7 al 19 dicembre 2022 il Canada ospiterà la quindicesima Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica, un incontro fondamentale per la tutela della natura e per un futuro sostenibile. Come ci stiamo arrivando? Crediti immagine: Ian Parker on Unsplash

Manca poco alla seconda parte della Cop 15, la quindicesima Conferenza delle Parti della Convenzione sulla Diversità Biologica, che si terrà dal 7 al 19 dicembre a Montreal.

La denatalità in Italia: ombre certe e luci possibili

Immagine: Vigeland park, Oslo (Wikimedia)

Le voci di un ministero per la natalità (Salvini) riportano l'attenzione sul tema dello sboom demografico del nostro Paese. Questo articolo, già pubblicato sul sito secondowelfare.it, fa il punto sulle misure adottate negli ultimi anni fino al Family Act, approvato ad inizio aprile 2022, a cui però bisognerebbe affiancare interventi di più ampio respiro.

La chimica del click: molecole come mattoncini lego che valgono il Nobel

Il Premio Nobel 2022 per la Chimica è stato assegnato a Barry Sharpless, Morten Meldal e Carolyn Bertozzi per “lo sviluppo della click chemistry e della chimica bioortogonale”: due campi che trovano svariate applicazioni, dalla medicina alla produzione di nuovi materiali.

Immagine: elaborazione grafica da Wikimedia Commons (CC BY-SA 4.0), Bengt Oberger/Wikimedia Commons (CC BY-SA 4.0) e Kuebi/Wikimedia Commons (CC BY-SA 3.0)

Il Premio Nobel 2022 per la Chimica è stato assegnato a Barry Sharpless, Morten Meldal e Carolyn Bertozzi per aver gettato le basi della click chemistry, una forma di sintesi chimica in cui dei blocchi molecolari si uniscono in modo rapido ed efficiente, e per aver portato questo tipo di approccio nel campo della biochimica, utilizzandolo negli esseri viventi.

Per chi suona la campana del Nobel per la fisica

Il premio Nobel per la fisica 2022 è stato assegnato a John Clauser, Alain Aspect e Anton Zeilinger per i loro esperimenti con fotoni entangled che li hanno resi pionieri nel campo dell'informazione quantistica. Con tali esperimenti i tre scienziati hanno dimostrato la violazione della cosiddetta "disuguaglianza di Bell", formulata dal fisico inglese nel 1964 con l'obiettivo di testare la validità della meccanica quantistica. Nell'immagine John Bell al Cern nel giugno 1982. Bell morì all'età di 62 anni nel 1990. Immagine CERN (CC BY 4.0).

Ieri, l’Accademia Svedese delle Scienze ha assegnato a John Clauser, Alain Aspect e Anton Zeilinger il premio Nobel per la fisica 2022 per aver realizzato “esperimenti con fotoni entangled, dimostrando la violazione delle disuguaglianze di Bell e facendo da pionieri nel campo dell’informazione quantistica”.

Svante Pääbo: un Nobel all’evoluzione umana

Svante Pääbo, premio Nobel per la medicina 2022. Immagine: Wikimedia

Il 3 ottobre è stato un giorno importante non solo per l’antropologia molecolare ma per tutti gli studi di evoluzione umana: il premio Nobel 2022 per la fisiologia e la medicina è stato assegnato a Svante Pääbo, il padre delle ricerche sul DNA antico, per il suo contributo alla decifrazione dell’intero genoma di Neandertal e di altri ominini ormai estinti.

Genetica + giustizia = Richard Lewontin

Contribuì in modo decisivo a una lettura molecolare dell'evoluzione, si oppose al determinismo genetico, quindi alla sociobiologia, all'idea di razza e alle sue presunte basi scientifiche. Fu un grande scienziato e un uomo giusto. Parliamo di Richard Lewontin, che mercoledì 5 ottobre verrà celebrato e discusso a un anno dalla sua morte al Museo di storia naturale di Milano, e in diretta su Scienza in rete da Guido Barbujani in dialogo con Marco Ferraguti, Maurizio Casiraghi e Carloantonio Barberini. Ne scrive qui uno dei relatori del convegno, non mancando di sottolineare la coincidenza con il primo Nobel dedicato a un altro maestro dell'evoluzione, Svante Pääbo.

Questo è un grande momento della biologia evoluzionistica: per la prima volta un grande studioso dell’evoluzione umana, Svante Pääbo, ha ricevuto il premio Nobel. Ed è una singolare coincidenza che tre giorni dopo l’annuncio verrà commemorato, a poco più di un anno dalla scomparsa un altro grande evoluzionista.