fbpx Grecia: niente soldi, niente cure | Scienza in rete

Grecia: niente soldi, niente cure

Read time: 1 min

Non è più una minaccia, ma un dato di fatto. La Roche ha confermato di aver già interrotto da qualche mese la fornitura di farmaci ad alcuni ospedali pubblici greci che, nonostante i numerosi solleciti, non saldavano le loro fatture. Gli stessi medicinali restano comunque disponibili nelle farmacie -- che hanno dimostrato di essere più affidabili e puntuali nei pagamenti -- dove i pazienti, con le loro prescrizioni, possono ritirarli e poi farseli eventualmente somministrare in ospedale. Severin Schwan, chief executive dell’azienda, ha dichiarato venerdì scorso che provvedimenti simili potrebbero essere presto presi anche in Spagna, sottolineando che anche alcune strutture portoghesi e italiane hanno molti arretrati da versare. «Ci sono ospedali che non pagano da tre o quattro anni» ha dichiarato il manager. «Arriva un punto in cui la situazione non è più sostenibile».

La Roche non è comunque la prima azienda ad aver preso provvedimenti simili: l’anno scorso anche la danese Novo Nordisk interruppe la fornitura di alcune formulazioni di insulina, dopo che il governo greco aveva annunciato che ne avrebbe abbassato i prezzi di oltre il 25%.

Wall Street Journal pubblicato online il 17 settembre 2011

Autori: 
Sezioni: 
Luoghi: 
Free tag: 
Farmaci

prossimo articolo

Come cominciano i terremoti

faglia di terremoto

Analizzando i primi secondi delle onde P, le prime a essere registrate dai sismometri durante un terremoto, un gruppo di ricercatori ha mostrato che è possibile stimare la magnitudo del terremoto. Il loro risultato si aggiunge al lungo dibattito sulla natura deterministica dei fenomeni di rottura all’origine dei terremoti e dunque sulla loro prevedibilità e ha implicazioni per i sistemi di allerta sismica precoce.

Nell'immagine due geologi dell'USGS misurano una rottura di faglia causata dai terremoti di Ridgecrest in California nel 2019. Foto di Ben Brooks/USGS (CC0).

È possibile prevedere la magnitudo di un terremoto osservando le onde sismiche nei loro primissimi istanti? Gli scienziati dibattono da decenni intorno a questa domanda, che è centrale per la progettazione dei sistemi di allerta sismica precoce.

Uno studio pubblicato recentemente da un gruppo di sismologi dell'Università di Napoli Federico II mostra che è possibile, analizzando circa 7000 mila onde sismiche relative a 200 terremoti avvenuti in tutto il mondo con magnitudo tra 4 e 9.