Le tensioni in Ucraina che vedono coinvolti molti paesi, la pandemia e la cronaca quotidiana hanno nuovamente messo in secondo piano l'attenzione sui negoziati climatici. Riprendiamo le fila della COP26 e vediamo come gli attuali eventi geopolitici internazionali possono influenzare il cammino verso la COP27. Lo facciamo con Federico Brocchieri, esperto di negoziati climatici che ha partecipato alla COP26 per la trasparenza nel supporto alle azioni di mitigazione e adattamento, e con Jacopo Bencini, esperto di diplomazia climatica e policy advisor per Italian Climate Network.
Il cammino verso la COP27, tra tensioni ucraine e mutati scenari geopolitici
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Conservare la natura funziona!
Siamo ancora in tempo: possiamo salvare le specie a rischio di estinzione e ripristinare ecosistemi danneggiati, regalando loro una nuova vitalità, e molto è già stato fatto, grazie alle azioni di conservazione, come dimostra uno studio pubblicato su Science.
In copertina: pulcino di fraticello americano. Crediti immagine: Dan Pancamo/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 2.0 DEED
Troppo spesso, di fronte ai crescenti tassi di scomparsa di specie (sono 44.000 quelle che rischiano di estinguersi secondo la IUCN, unione internazionale per la conservazione della natura) si rischia di vedere solo il bicchiere mezzo vuoto, e di giungere all’errata conclusione che sia inutile investire soldi e tempo per la conservazione. Niente di più sbagliato: lavorare per la biodiversità premia e fa ottenere risultati tangibili.