fbpx Fine della ricerca in Italia | Page 3 | Scienza in rete

Fine della ricerca in Italia

Primary tabs

Read time: 2 mins

Domani, trent’anni di ricerca su coltivazioni transgeniche finanziata con soldi pubblici saranno cancellati in un colpo solpo. E’ un’ordinanza presentata al Ministero dell’Ambiente e della Ricerca, su iniziativa della Fondazione Diritti Genetici presieduta da Mario Capanna, ad aver ucciso l’impianto sperimentale dell’Università della Tuscia avviato nel 1982 da Eddo Rugini. Sul sito, regolarmente autorizzato nel biennio 1998/1999, sono state piantate diverse specie di olivi, ciliegi e actinidia (kiwi) su cui sono stati condotti studi per selezionare varietà resistenti a diversi agenti patogeni, come funghi e batteri. Tuttavia, questo periodo di ricerca non è stato sufficiente per ottenere risultati apprezzabili, dal momento che le piante arboree hanno bisogno di molto più tempo per crescere.

Nel 2009, allo scadere dei dieci anni dell’autorizzazione, Rugini ha chiesto, inutilmente, una proroga, negata da Regione e Ministero dell’Ambiente – le leggi vigenti vietano la sperimentazione in campo aperto.

Ma è stato il caso montato da Mario Capanna e dalla sua “fondazione scientifica” a spingere sull’acceleratore della dismissione dei campi della Tuscia, dove la ricerca si fa davvero. Le piante transgeniche studiate dal team di Rugini, si sostiene, metterebbero in pericolo le coltivazioni dei terreni circostanti. Il direttore della fondazione, Fabrizio Fabbri, ha suggerito poi di rendere partecipe la stessa fondazione della raccolta sul campo di “informazioni utili per capire le interazioni tra gli OGM e l’ambiente esterno”, prevista dal Ministero durante le fasi di bonifica, per capire gli eventuali effetti avversi non previsti nel momento di rilascio dell’autorizzazione. In subbuglio i ricercatori del settore, che si vedono precluso ogni futuro di ricerca al contrario di molti altri paesi europei dove questa si può svolgere senza questi ridicoli rigurgiti oscurantisti.

Qui un approfondimento.
Qui è possibile firmare un appello per fermare quest’iniziativa che intende distruggere 30 anni di ricerca scientifica.
@appelloricerca è l'account ufficiale su twitter 

Autori: 
Sezioni: 
Canali: 
OGM

prossimo articolo

Decarbonizzazione: le strategie basate su un mix di politiche sono le più efficaci

Inquinamento, smog, CO2, Decarbonizzazione

Un'analisi di circa 1.500 politiche climatiche ne ha individuate 63 che hanno portato a riduzioni significative delle emissioni, diminuendole in media del 19%. Utilizzare il giusto mix di politiche è più importante che utilizzare molte politiche. Per esempio, l'eliminazione graduale delle centrali elettriche a carbone nel Regno Unito ha funzionato perché è stata utilizzata insieme alla tassazione delle emissioni di anidride carbonica.

Photo by Daniel Moqvist on Unsplash

Per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, i governi di tutto il mondo stanno adottando varie politiche di decarbonizzazione volte al raggiungimento degli obiettivi climatici dell'accordo di Parigi. Sebbene l'accordo cerchi di limitare l'aumento della temperatura media globale a «ben al di sotto dei 2 °C rispetto ai livelli preindustriali e di proseguire gli sforzi per limitare l'aumento della temperatura a 1,5 °C», il suo successo dipende in modo rilevante dall'attuazione di politiche climatiche efficaci a livello nazionale.