L’assedio di Gaza: quando gli aiuti diventano un’arma di guerra

Pubblichiamo una riflessione che ci arriva dall’esperienza diretta sul campo degli operatori di Medici Senza Frontiere. L’Ong ha avanzato la maggior parte di queste richieste a livello europeo, durante una conferenza stampa tenutasi il 16 giugno a Bruxelles.
Crediti immagine di copertina: Emad El Byed/Unsplash
«Una persona ha cominciato a correre in strada. Era la prima volta che l’esercito israeliano la chiamava direttamente. Correva gridando: "Evacuate! Evacuate! Stanno per bombardare!"». Così Amira, psicologa di Medici Senza Frontiere (MSF) a Gaza, racconta uno degli otto ordini di evacuazione forzata che lei e la sua famiglia hanno subito. Una testimonianza di terrore in piena notte.








