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Banda ultra larga: l'Italia parte in svantaggio

La diffusione della rete in fibra ottica in Italia supera di poco l'1%. Tuttavia, secondo le intenzioni del governo, questo digital divide “infrastrutturale” dovrebbe essere colmato nel giro di pochi anni. In effetti, nel documento La strategia italiana per la banda ultralarga, presentato a inizio marzo 2015, l'obiettivo principale è quello di sviluppare una nuova rete sull'intero territorio nazionale, garantendo al 50% della popolazione un collegamento ad

Modificato il gene di un embrione umano. Riparte il dibattito

Tanto tuonò che piovve, verrebbe da dire. Un gruppo di ricercatori cinesi avrebbe, per la prima volta, modificato geneticamente alcuni embrioni umani. Lo rivela uno studio uscito il 18 aprile su Protein & Cell.
Il paper riapre l’acceso dibattito che, nelle ultime settimane, ha visto scontrarsi gran parte della comunità scientifica: è giusto manipolare gli embrioni umani? Sulle

Alcibiade. Una suite per bassotto

L’ultimo sguardo, di muta complicità, tra Ulisse e Argo ha attraversato i secoli. Il rapporto di intima simbiosi che si stabilisce talvolta tra uomo e cane è stato fin da allora oggetto di molte riflessioni, di libri interi, di famosi film.
Di recente Carlo Zanda ha raccolto in un volume (Una misteriosa devozione , Milano 2014) le storie di scrittori e dei loro “molto amati” cani: Goffredo Parise e Petote, Alberto Asor Rosa e Pepe, Edmondo Berselli e Liù, Franco Marcoaldi e Baldo, Raffaele La Capria e Guappo, Danilo Mainardi e Orso…

Argomenti deboli contro la sperimentazione animale

Martedì 5 maggio sono state presentate in Parlamento 3 mozioni con l’obiettivo di impegnare il Governo a limitare fortemente o eliminare il ricorso alla sperimentazione animale nella ricerca scientifica (si veda Senza sperimentazione animale la ricerca biomedica in Italia muore). Il Senato ha successivamente approvato quattro mozioni e tre ordini del giorno sul benessere animale con testi riformulati rispetto agli originali, su proposta del Governo.

Articolo di Bach e Villanova sul metodo Stamina, quanti dubbi

Sono un medico ricercatore con oltre 35 anni di esperienza, molti anni passati in prestigiose istituzioni di ricerca in Italia e all’estero, moltissimi lavori scientifici pubblicati sempre su riviste internazionali, attualmente dirigo il Centro di Terapia Cellulare “G.Lanzani” della Ematologia dell’Azienda Ospedaliera Papa Giovanni XXIII di Bergamo, un laboratorio autorizzato dalla AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) per la produzione di cellule a uso clinico.

"Insieme per la salute"

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E' nato dalla sinergia tra la realtà sanitaria pubblica e un gruppo di soggetti del terzo settore un piano di intervento di assistenza medica dei migranti che si è svolto nell'autunno 2014, il periodo in cui, con l'operazione Mare nostrum, la presenza di migranti, soprattutto richiedenti asilo da paesi in guerra ha avuto il suo picco in Italia.
Promosso dall'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti si è rivolto a una popolazione non identificata: il requisito per riuscire a chiedere asilo in un paese diverso dall'Italia è proprio quello di sfuggire

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Senza sperimentazione animale la ricerca biomedica in Italia muore

Oggi alle 16:30 in Senato è previsto il seguito della discussione e la votazione di quattro mozioni sul tema "Promozione della cultura contro i maltrattamenti degli animali". Di queste mozioni, quelle che riguardano più specificamente l’uso degli animali a fini scientifici sono quelle che hanno come primi firmatari rispettivamente la Senatrice Taverna (capogruppo al Senato del M5S), la Senatrice Amati (PD) e la Senatrice Fucksia (M5S). Le mozioni sono evidentemente bipartisan, dato che, per esempio, la mozione Amati porta anche la firma di De

Osservare il corpo umano come su Google Maps

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Si prospetta una vera e propria rivoluzione in campo biomedico: per la prima volta al mondo un gruppo di ricercatori dell’australiana University of New South Wales ha utilizzato una tecnologia precedentemente top-secret per ingrandire parti del corpo umano fino al livello di una singola cellula.
I ricercatori australiani hanno sfruttato i medesimi algoritmi dell’ormai famosissimo Google Maps (lo stesso che abbiamo anche sui nostri telefonini) e li hanno applicati alla tecnologia di imaging sviluppata da Zeiss, l’azienda tedesca leader internazionale nelle misurazioni

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