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Comunicazione del rischio e libertà di stampa

Una delle più grandi conquiste democratiche dei nostri costituenti è certamente l'articolo 21 della Costituzione italiana, che dichiara la libertà di stampa e disciplina il diritto di cronaca e il diritto di critica. Un'opportunità preziosa, ma anche uno strumento delicato, soprattutto se esercitato durante la comunicazione del rischio, scrivendo, per esempio, di salute, farmaci o alimenti.

Al via la X edizione

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Parte domani, 25 ottobre, la decima edizione del Festival della Scienza di Genova, dedicata al tema dell’Immaginazione, “come antidoto alla banalità, coraggio di intraprendere nuove sfide. Differenza, personalità, libertà”, presentata ieri in conferenza stampa presso la Sala delle Letture.

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Si dimette la commissione

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L'ufficio di presidenza della Commissione nazionale Grandi Rischi ha rassegnato le dimissioni questa mattina al presidente del Consiglio Mario Monti. Il dipartimento della Protezione Civile rende noto che il presidente Luciano Maiani, il presidente emerito Giuseppe Zamberletti e il vicepresidente Mauro Rosi lasciano l'incarico dopo la sentenza finale del processo in cui erano imputati per le conseguenze della mancata informazione sul rischio sismico nel 2009.

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Una sentenza inadeguata contro gli scienziati

In relazione alla condanna inflitta ai membri della Commissione Grandi Rischi dal Tribunale de L'Aquila, esprimiamo la nostra solidarietà ai ricercatori della Commissione. Si tratta infatti di una condanna che attribuisce alla Commissione responsabilità che non poteva avere né dal punto di vista istituzionale, essendo la sua funzione puramente consultiva e quindi priva di poteri decisionali, spettanti agli amministratori locali, né dal punto di vista scientifico.

I tanti errori sul terremoto dell'Aquila

Una delle frasi più abusate in questo strano Paese è “le sentenze non si commentano, si rispettano”. L'ha ripetuta anche ieri Fabio Picuti, sostituto procuratore de L'Aquila, dopo la lettura della sentenza che, andando oltre le sue stesse richieste, ha condannato a sei anni di reclusione per omicidio colposo i sette membri della Commissione Grandi Rischi (sei più uno, a dire il vero) da un anno sotto processo per i fatti legati al terremoto del 6 aprile 2009. Un pubblico ministero è tenuto a rispondere così, noi no.

Condannati per cattiva comunicazione della scienza

Li hanno condannati tutti, con una pena durissima: 6 anni di reclusione. Li hanno condannati tutti, i membri della Commissione Grandi Rischi che si riunì a l’Aquila poco prima del terremoto del 6 aprile 2009. Li hanno condannati tutti, dirigenti della Protezione Civile e illustri geofisici come Franco Barberi  ed Enzo Boschi, non per «cattiva scienza» ma per «cattiva comunicazione della scienza».