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January 2016

Il futuro della ricerca in Italia: materiali del convegno

La Ricerca è un motore di sviluppo culturale, tecnologico ed economico fondamentale nella vita di un Paese. Eppure l’investimento in questo settore è drammaticamente basso, con scarso peso dato al merito e alla valutazione.

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Sperimentazione animale: polemiche su Francesca Balzani

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Come giovani ricercatori di Pro-Test Italia, impegnati in campo biomedico, già preoccupati per il futuro della ricerca nel nostro Paese, abbiamo trovato sconcertante la dichiarazione di Francesca Balzani contro l’utilizzo degli animali nella sperimentazione scientifica, da Lei assurdamente chiamata ‘vivisezione’. È preoccupante che nel 2016 il primo distretto italiano della ricerca biomedica possa venir governato da una candidata che dimostra

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I 19 ricercatori più influenti del mondo, secondo Thomson Reuters

La nuova edizione di The World Most Influential Scientific Minds 2015 (Thomson Reuters), riporta come al solito il panorama dei più di 3.100 ricercatori più citati fra i circa 9 milioni di ricercatori attivi al mondo, nel periodo 2003-2013. Ma riporta anche i 19 “Hottest”. Infatti, accanto all’archivio della aristocrazia mondiale degli Highly Cited, Thomson Reuters indica quelli che chiama gli Hottest Researchers of Today, individuati fra gli autori degli studi del biennio 2013-14 che sono state citate massivamente subito dopo la loro pubblicazione.

Se il Governo ignora la scienza

La legge di stabilità decide, di anno in anno, come vengono ripartite le risorse per fare funzionare la macchina dello stato. La sanità, la scuola, la difesa, il welfare fanno la parte del leone.
Per ultima viene la ricerca: certamente affascinante, sicuramente indispensabile alla crescita del paese, ma spesso ritenuta un lusso che non ci possiamo permettere.
Questo è un particolare vero per le discipline che non vengono percepite come necessarie per il miglioramento della qualità della vita.
Mentre nessuno mette in dubbio la necessità di finanziare la lotta al cancro,

Distrofia muscolare di Duchenne: nuove speranze dalla terapia genica

Dopo decenni di studi con risultati piuttosto deludenti, i ricercatori hanno finalmente fatto un passo importante verso un possibile trattamento per la distrofia muscolare di Duchenne grazie alla tecnica di gene-editing nota come CRISPR-Cas9, di cui si è molto parlato nel 2015 (http://www.nature.com/news/leukaemia-success-heralds-wave-of-gene-editing-therapies-1.18737), anche per richiesta di moratorie quando si sono prospettati interventi di editing g

Italia, la terra dei miracoli

Potrà mai l’Italia riguadagnare la sua posizione di eccellenza nella ricerca e nell’innovazione a livello europeo? Durante il Medioevo, il Rinascimento e l’Illuminismo, l’Italia era considerata all’avanguardia nelle scienze naturali e in medicina. Culla delle prime università al mondo, l’Italia fu il principale terreno di formazione per medici ed eruditi, come William Harvey, che venne a studiare anatomia e medicina all’Università di Padova con Girolamo Fabrici d'Acquapendente e Giulio Cesare Casseri agli inizi del Diciassettesimo secolo.

Fragile. Il rischio ambientale oggi

Con il rischio la Terra e i suoi abitanti hanno sempre convissuto e nonostante terremoti, maremoti, eruzioni vulcaniche, frane e valanghe, siccità, alluvioni, uragani, cicloni e cambiamenti climatici se la sono sempre cavata, trasformando ogni choc in occasione evolutiva, anche quando, ad esempio, qualcosa provocava una estinzione di massa delle specie viventi. Parliamo, ovviamente, di tutte le specie viventi tranne una e di cinque estinzioni tranne una. La specie a parte è la specie umana e l’estinzione a parte è la sesta.

I due articoli di Einstein che cambiarono la fisica per sempre

Fu una corsa a perdifiato, per nulla frenata da atroci dolori allo stomaco, quella che Albert Einstein intraprese tra l’estate e l’autunno prima di andare, il 25 novembre 1915, all’Accademia di Prussia e tenere la prima di una serie di quattro conferenze con cui rendeva pubblica la sua teoria della relatività generale: «la più bella teoria della fisica», come scrive Vincenzo Barone nell’introduzione a Le due relatività (Bollati Boringhieri, 2015, pp.

Cop21 e Laudato si’. Il vento è cambiato: una punto di svolta nell’Antropocene

L’accordo di Parigi alla Cop21 è stato accolto nei modi più svariati. Si va da stroncature preventive (un inutile rituale [1]),  a un nugolo di commenti negativi sul web (inutile e assurdo [2]), alla sottolineatura delle tante ombre [3], alle sue due facce [4], fino a giudizi sostanzialmente positivi: un segno di speranza [5], motivo di soddisfazione [6], un inizio importante [7].
Penso che, al di là della poca concretezza degli impegni presi, si debba essere molto soddisfatti per il fondamentale contributo che la