Sindrome Giapponese
Notizie sempre più allarmanti giungono dall'impianto di Fukushima Daiichi, ma da più parti si sottolinea come la frammentarietà delle informazioni finora rese pubbliche possa nascondere un disastro di proporzioni apocalittiche.
Notizie sempre più allarmanti giungono dall'impianto di Fukushima Daiichi, ma da più parti si sottolinea come la frammentarietà delle informazioni finora rese pubbliche possa nascondere un disastro di proporzioni apocalittiche.
Il problema nel voler formarsi un’opinione sensata e obiettiva sul nucleare è costituito in gran parte dalle fonti di informazione, che risultano il più delle volte contraddittorie non solo nelle analisi proposte, ma a volte persino nei dati riportati. La motivazione di questo stato di cose è che la maggior parte delle fonti di informazione di più facile accesso (soprattutto mass media, ma anche pubblicazioni divulgative) abbraccia o rifiuta l’ipotesi nucleare sulla base della propria appartenenza a una ideologia politica o a una qualche comunità o corporazione. Altre fonti usano invece
I due colpi, il sisma e le onde di tsunami, che in rapida successione si sono abbattuti venerdì scorso sul Giappone sono stati senza dubbio alcuno fuori dall’ordinario. Il terremoto di magnitudo 9,0 è il più forte mai registrato nell’arcipelago nipponico e il quinto per potenza mai registrato al mondo. Lo tsunami, con onde alte fino a 10 metri, è avvenuto sottocosta e in pochi attimi ha raggiunto e devastato un territorio pianeggiante.
Ci assicurano che non sarà come Chernobyl, ma è già peggio di Three Miles Island. L'incidente ai quattro reattori di Fukushima impensierisce tutti tranne i fanatici. E se è vero che stiamo parlando di centrali vecchie, sono pur sempre centrali in uso. E' questo il nuclerae con cui abbiamo a che fare, questa la sua "realtà effettuale". Non vorremmo che ai bambini di Chernobyl si aggiungessero le malinconiche vacanze italiane dei "bambini di Tokyo".
A un anno dalla pubblicazione del mio libro con Jerry Fodor, avendo noi via via risposto puntualmente alle molte (e spesso feroci) critiche, colgo ora il gentile invito dell’amico Ernesto Carafoli a scrivere una riflessione più generale.
Una nuova teoria dell’evoluzione
Dal dopoguerra ad oggi l’Italia ha attraversato tutte le principali fasi che può conoscere un sistema migratorio nazionale durante la sua evoluzione. Basti pensare che fino agli anni sessanta del secolo scorso siamo stati tra i principali paesi d’emigrazione del mondo, mentre ora siamo diventati una delle principali mete dei flussi migratori internazionali. Il cambio di segno nella bilancia migratoria italiana avvenuto negli anni settanta coincise con l’avvio di una complessiva riarticolazione dei processi migratori europei in
Il terremoto in Giappone ha reso il giorno più corto, una conseguenza sempre possibile quando grandi masse del nostro pianeta cambiano la loro posizione e la Terra accelera o rallenta la sua rotazione.
I danni che le cuffie e cuffiette dei lettori musicali portatili possono arrecare all'udito sono ben noti da tempo, ma uno studio appena pubblicato mette in guardia su un pericolo più subdolo e meno evidente.
Il rincorrersi di voci, dichiarazioni ufficiali, allarmi e smentite rende molto difficile delineare con precisione tipologia ed entità dei danni subiti dall'impianto giapponese di Fukushima Daiichi e il conseguente rischio nucleare.Tentiamo comunque di ricostruire l'accaduto.