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Premio Sapio alla terapia genica

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Per il contributo che ha dato a rendere più sicura ed efficace la terapia genica Luigi Naldini, direttore del San Raffaele Telethon Institute for Gene Therapy (HSR-TIGET) e professore ordinario presso l’Università Vita Salute San Raffaele, ha ricevuto a Roma il premio Sapio 2012 per la salute. Il premio ha come finalità la divulgazione del lavoro dei ricercatori che operano in Italia, per accelerare i processi di sviluppo nel nostro paese. A questa, che è stata la tredicesima edizione, hanno concorso 175 candidati con 125 ricerche. Il lavoro di Naldini è stato premiato per i successi già ottenuti e per le sue prospettive di ulteriore miglioramento. Il metodo già messo in pratica nel centro di ricerca milanese prevede infatti l'autotrapianto di cellule staminali emopoietiche che vengono prelevate dai pazienti, modificate geneticamente attraverso un vettore virale e poi reimpiantate nei portatori di alcune immunodeficienze, malattie ematologiche e da accumulo. In tal modo è stato possibile ripristinare l'espressione del gene deficitario in maniera potenzialmente permanente. La correzione dell'errore genetico responsabile della malattia tramite il virus ingegnerizzato, tuttavia, non è esente da rischi. Per ridurli, il gruppo di Naldini ha ideato una doppia strategia: inserire il gene terapeutico in un punto preciso, a valle del suo promotore endogeno, e modularne l'espressione genica tramite microRNA, in modo da ripristinarne la funzione rimettendolo però anche sotto il suo controllo fisiologico. I nuovi approcci sono ancora in fase di sperimentazione preclinica, ma promettono di rendere più sicuro il trattamento.

 

http://www.premiosapio.it/2011/pagine/dynamic_art.php?id=9&table_name=20...

 

 

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Sebbene l’Europa sia il continente che sta registrando i più rapidi aumenti delle temperature a livello globale, al momento è impreparata ad affrontarne le conseguenze. I rischi climatici minacciano molteplici ambiti: sicurezza energetica e alimentare, gli ecosistemi, le infrastrutture, le risorse idriche, la salute dei cittadini. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), molti di questi rischi hanno già raggiunto livelli critici, che potrebbero diventare catastrofici in assenza di interventi rapidi. Il report European Climate Risk Assessment (EUCRA) evidenzia come la combinazione tra i pericoli climatici e i pericoli non climatici accresca complessivamente i rischi economici, sociali e ambientali a cui la collettività è esposta. Inoltre, il report mette in luce i collegamenti tra diversi rischi e la loro capacità di diffondersi sia da un settore a un altro sia da una regione all’altra.

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