Ricercatori della Cornell University di Ithaca hanno realizzato per la prima volta una sorta di mantello di invisibilità temporale in grado, una volta attivato, di mascherare un evento per 110 nanosecondi.
Il dispositivo, realizzato dal team di
Moti Fridman (School of Applied and Engineering Physics) e presentato
al Meeting annuale dell'Optical Society, concretizza dunque l'idea
descritta un anno fa nello studio pubblicato sul Journal of Optics
da Martin McCall (Imperial College London) e collaboratori.
Il
trucco per la costruzione di un simile mantello temporale è quello
di collocare due particolari lenti una dopo l'altra e quindi inviare
un fascio di luce attraverso di esse. Poiché le lenti sono costruite
in modo da poterne controllare l'indice di rifrazione, si fa in modo
che il primo dispositivo comprima la luce nel tempo mentre il secondo
la decomprima di nuovo. Questo processo lascia una sorta di vuoto
temporale: per un brevissimo istante, cioè, si verifica un “buco
nel tempo” nel quale l'interferenza di un evento con il raggio
luminoso non viene registrata. Per un osservatore, dunque, la luce
che esce dalla seconda lente non appare distorta, proprio come se
nulla fosse accaduto.
Secondo i ricercatori, dei quali fa parte anche l'italiano Alessandro Farsi, l'intervallo temporale di invisibilità si potrà al massimo estendere a 120 nanosecondi, ma non si sbilanciano sulle possibili applicazioni alle quali si approderà grazie al loro dispositivo. Nel loro studio, pubblicato su Nature, ci tengono comunque a sottolineare che i loro risultati sono un passo significativo verso lo sviluppo di un autentico mantello spazio-temporale.