fbpx Farfalle migratrici | Scienza in rete

Farfalle migratrici

Primary tabs

Read time: 1 min

monarcaE’ risaputo che le specie di uccelli che devono compiere lunghi tragitti migratori affinano la loro abilità al volo potenziando e migliorando quei tratti somatici che rendono più agevole il loro viaggio. A questa regola chiave dell’evoluzione di una specie non sfuggono neppure le farfalle Monarca.

Questa specie di farfalle molto diffusa negli Stati Uniti – tanto da essere una sorta di “insetto nazionale” – è ben nota agli entomologi per i suoi percorsi migratori che la portano ogni anno a svernare verso sud. In uno studio appena pubblicato sull’edizione online della rivista Evolution si riporta la scoperta che le farfalle della specie Monarca che compiono questi lunghi cammini migratori hanno sviluppato in modo significativo le loro ali, che risultano più grandi e più elongate di quelle delle specie stanziali.

Il confronto è stato compiuto ricorrendo a un sofisticato software di riconoscimento di immagini che ha analizzato e misurato precisi dettagli delle ali di questi insetti paragonando popolazioni stanziali e popolazioni migratorie.

Le farfalle Monarca, comunque, custodiscono ancora un grande segreto. Poichè le migrazioni coinvolgono almeno tre o quattro generazioni di individui, resta tutto da chiarire come venga trasmesso alle nuove generazioni il corretto cammino da compiere.

UGA: http://www.uga.edu/news/artman/publish/printer_100211_Monarch.shtml
Evolution: http://www3.interscience.wiley.com/journal/123237080/abstract

Autori: 
Sezioni: 
Entomologia

prossimo articolo

L’urgenza nascosta: gli eventi climatici estremi e la salute mentale

salute mentale

All'aumentare degli eventi estremi a causa delle crisi climatica, diventa evidente che il loro impatto si ripercuote anche sulla nostra salute mentale. Si tratta di un legame che solo da poco la ricerca ha iniziato a indagare, ma che evidenzia la necessità di considerare anche la salute mentale nello sviluppare azioni preventive e di tutela.

Crediti immagine: Chris Gallagher/Unsplash

Nel maggio del 2016 la città canadese di Fort McMurray è stata colpita da un grave incendio, le cui cause risultano ancora oggi ignote. Il disastro, uno dei più grandi nella storia del paese, ha ridotto in cenere 3200 edifici e ha costretto all’evacuazione quasi 90.000 residenti. Complici i venti forti e il clima secco, i piccoli roghi presenti nelle zone limitrofe alla cittadina hanno continuato a divampare fino ad agosto del 2017, mese in cui l’incendio è stato ufficialmente dichiarato estinto.