fbpx Erc, vetrina delle eccellenze | Scienza in rete

Erc, vetrina delle eccellenze

Primary tabs

Read time: 1 min

Il Consiglio europeo della ricerca (Erc) è un elemento cardine nel programma di finanziamento della ricerca dell'Ue.
"Il nostro obiettivo principale è quello di spingere i ricercatori a essere ambiziosi," ha spiegato Jean-Pierre Bourguignon, presidente del Erc.

Abbiamo raggiunto Bourguignon a Genova, al Festival della Scienza, dove ha spiegato il programma di Erc e ha introdotto tre ricercatori che hanno vinto sovvenzioni del Erc. Questi scienziati hanno spiegato i risultati ottenuti con i loro studi: dai meccanismi della percezione del tempo nel cervello umano a studi sulla formazione della Terra attraverso l'analisi dei diamanti, fino allo sviluppo di touchless, display galleggiante. Abbiamo parlato del loro lavoro e delle sovvenzioni del Erc.

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Alimentazione sostenibile: imparare dalla preistoria

Dimostrazione cottura preistorica

Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.