Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità si infetterà un europeo su due. L'Ecdc mette tutto il continente in rosso. Come sarà la quarta ondata di Covid-19? Morti e ricoverati gravi saliranno ancora o siamo verso il picco che ci porterà poi a un lento rientro verso la normalità? Basteranno i vaccini? Abbiamo fatto bene a riaprire la scuola in presenza? Facciamo l'analisi della nuova stagione della pandemia con Carlo la Vecchia, epidemiologo dell'Università degli Studi di Milano.
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Le voci della scienza - Podcast
Come sarà l'inverno con Omicron?
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Non è la fine del mondo. E un pianeta sostenibile è (ancora) possibile
I problemi ambientali e la crisi climatica sono senz'altro seri, ma affrontabili con azioni concrete e basate sui dati. È il punto centrale del saggio Non è la fine del mondo di Hanna Ritchie. Con un approccio ottimistico e critico, possiamo conciliare sviluppo sostenibile e salvaguardia ambientale, evitando scorciatoie come la decrescita demografica ed economica.
Il negazionismo ambientale e climatico è completamente infondato, perché il problema dell’inquinamento e quello del riscaldamento globale sono assai seri e richiedono misure radicali. Altrettanto infondata, tuttavia, è la convinzione che ormai non vi sia più nulla da fare, perché stiamo andando verso il disastro. Nel suo libro Non è la fine del mondo. Come possiamo costruire un pianeta sostenibile (pubblicato in italiano da Aboca Edizioni), Hanna Ritchie ci spiega che le soluzioni sono possibili.