fbpx July 2021 | Scienza in rete

July 2021

Agamben e Cacciari sul green pass. Tu chiamale se vuoi "argomentazioni"

Il filosofo Giovanni Boniolo si diverte a scrivere una "nota" all'ormai famosa "nota" che Massimo Cacciari e Giorgio Agamben (a sinistra e a destra nella foto) hanno scritto a proposito del Green Pass, in cui si adombra l'avanzare di una pericolosissima dittatura sanitaria. Ma lo stesso allora si potrebbe dire per la patente, e per l'infinità di altri documenti. che ci portiamo appresso per accedere a un serie di servizi. 

Ho letto, con atteggiamento poco atarassico – devo ammetterlo –, nel sito dell’Istituto italiano per gli Studi Filosofici la nota del 26 luglio sul decreto “green pass” scritta da due noti intellettuali italiani: uno, Giorgio Agamben, con un seguito anche internazionale; l’altro, Massimo Cacciari, molto più italico. Li apprezzo entrambi.

Intelligenza artificiale: due libri per farsi una (buona) idea

Il dibattito pubblico sull'intelligenza artificiale tende a essere sempre più polarizzato. Due libri di recente pubblicazione, ancora non tradotti in italiano, possono aiutare ad andare oltre tale polarizzazione: sono Artificial Intelligence. A Guide for Thinking Humans, di Melanie Mitchell (Pelican, 2020) e The Road to Conscious Machines The Story of AI, di Michael Wooldridge (Pelican, 2021). La recensione di Hykel Hosni.

Nell'immagine: Una strada di San Francisco catturata tramite lidar, (un sistema basato sul laser per stabilire la distanza degli oggetti) montato su una auto a guida autonoma in movimento. Crediti: Daniel L. Lu/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY 4.0

L'intelligenza artificiale ci riguarda. A chi fa ricerca offre opportunità senza precedenti, in primo luogo in biologia e medicina. Alle imprese offre opportunità di sviluppo che, secondo opinioni sempre più comuni, sono analoghe a quello permesso dall'invenzione della macchina a vapore. Alla società, infine, offre la possibilità di beneficiare universalmente e direttamente, e su una scala prima mai osservata, di tutti questi progressi.

Come crescere bambini che non diventino degli stronzi

Immagine di Mindaugas Danys/Flickr. Licenza: CC BY 2.0.

Da quando è cominciata la pandemia un anno e mezzo fa, mia figlia che adesso ha tre anni, ha passato molto tempo a casa, mentre io e mio marito lavoravamo chiusi a turno in una stanza. Ci siamo divisi il tempo di cura e di lavoro equamente, e mio marito cucina e si occupa della casa forse più di quanto non faccia io. Eppure, quando è il mio turno di lavoro mia figlia si dispera e piangendo dice che non vuole che io lavori. Al contrario, quando è il turno di mio marito, lo accompagna alla scrivania e gli augura buon lavoro.

Le basi scientifiche del piano Fit for 55

La Commissione Europea ha presentato Fit for 55, un pacchetto articolato di misure progettate per permettere l’ottenimento degli obiettivi intermedi e finali per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. I provvedimenti proposti sono accompagnati da impact assessment, studi che misurano l’efficacia delle misure proposte e il loro impatto ambientale, economico e sociale, fornendo la base tecnico-scientifica per le scelte proposte: Andrea Tilche, per vent'anni alla Commissione Europea, spiega la metodologia con cui vengono elaborati e i possibili punti di debolezza.

Crediti immagine: Thomas Richter/Unsplash

In seguito alla definitiva approvazione della legge europea sul clima che fissa nella legislazione ambientale l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica nell’Unione Europea entro il 2050 – passando al 2030 attraverso una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra rispetto al 1990 - la Commissione Europea ha presentato Fit for 55, un pacchetto estremamente articolato di misure progettate per permettere l’ottenimento degli obiettivi intermedi e finali.

Colori delle regioni basati sui ricoveri: l’elusiva trappola dell’esponenziale

Si discute in questi giorni dell'opportunità di cambiare i parametri che determinano il livello di rischio associato all'epidemia delle regioni e stabiliscono di conseguenza le restrizioni su spostamenti e comportamenti. In particolare si considera di dare maggior rilievo al numero di posti letto ospedalieri occupati da pazienti con Covid-19, piuttosto che all'incidenza dei nuovi casi. Tuttavia, il rischio è di vedere tardi la progressione esponenziale dei contagi, poiché la curva delle ospedalizzazioni segue quella dei casi con un certo ritardo. Questo ritardo limiterebbe sostanzialmente l'efficacia delle misure di contenimento nel rallentare la trasmissione.

Nell'immagine: la dottoressa Annalisa Silverstri all'ospedale San Salvatore di Pesaro, marzo 2020. Credit: Alberto Giuliani/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 4.0.

È circolata recentemente la voce che il Ministro della Salute starebbe contemplando la possibilità di modificare i criteri di passaggio delle Regioni dalla zona di un colore a quella di un altro, ognuna implicando misure di restrizioni differenti per contenere la propagazione dell’epidemia di Covid-19. I criteri sarebbero modificati dando maggior peso al carico di malati Covid-19 ospedalizzati rispetto alla frequenza di contagi, sintomatici (ma non ospedalizzati) e asintomatici.

Strumenti a fiato e aerosol: limitare la diffusione di SARS-CoV-2 in orchestra

Come posizionare i musicisti in orchestra per limitare che si diffondano particelle di aerosol contenenti il virus SARS-CoV-2? Un gruppo di ricercatori del dipartimento di ingegneria chimica dell’Università dello Utah ha studiato il comportamento del flusso d’aria e della concentrazione di particelle di aerosol all’interno di due sale da concerto, per cercare di elaborare strategie di mitigazione nella diffusione di Covid-19 tra musicisti di strumenti a fiato.

Immagine: Pixabay.

I concerti al chiuso, com’è noto, sono e sono stati tra le rappresentazioni culturali più colpite dalle chiusure durante la pandemia, anche a causa della loro natura aggregante. Chi frequenta i concerti con pubblico ridotto oppure chi ha seguito le dirette streaming di eventi musicali importanti, si sarà sicuramente reso conto della diversa disposizione dei musicisti sul palco – se non addirittura in platea.

Protein folding per tutti

In due articoli pubblicati giovedì su Nature e Science, la società londinese DeepMind specializzata in tecniche di deep learning e un gruppo di ricercatori guidato da David Baker, biologo strutturale della University of Washington, hanno descritto due algoritmi basati su reti neurali profonde che prevedono in modo estremamente accurato la struttura delle proteine a partire dalle sequenze di aminoacidi. In alcuni casi la loro precisione è confrontabile con quella delle strutture misurate sperimentalmente. Contestualmente hanno messo a disposizione gratuitamente il codice per il calcolo di queste strutture.

Nell'immagine: struttura cristallina del complesso proteico chaperonina. Credit: Thomas Splettstoesser/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 3.0.

Le proteine sono le molecole fondamentali per i processi biologici e la loro struttura tridimensionale, cioè il modo in cui gli aminoacidi che le compongono sono distribuiti nello spazio, è strettamente legata alle funzioni che svolgono. Conoscere questa struttura è un compito tutt’altro che semplice. Sperimentalmente può essere estremamente oneroso e in alcuni casi impossibile. Da cinquant’anni gli scienziati cercano di sviluppare dei metodi computazionali, che inferiscano la struttura a partire dalla sequenza di aminoacidi che costituiscono la proteina.

Il Regno Unito azzarda le riaperture, ma per l'Italia è ancora presto

Lunedì il Regno Unito procederà all'ultimo passo delle riaperture, revocando tutte le restrizioni imposte finora per contenere la diffusione di Covid-19. Nonostante l'appello di molti scienziati a rimandare ancora questo ultimo passo, soprattutto per via della maggiore trasmissibilità della variante Delta ormai dominante nel paese, altri lo ritengono un «azzardo che vale la pena compiere», considerata l'elevata percentuale di persone sopra i 50 anni che ha completato il ciclo vaccinale. Nel nostro paese le cose stanno diversamente, la copertura vaccinale degli over 50 è ancora indietro rispetto al Regno Unito e la letalità del virus non sembra ancora scesa sensibilmente rispetto al periodo pre-vaccinale. Per questo occorre una prudenza che vada anche oltre le misure di contenimento ancora obbligatorie in Italia.

Immagine da pixabay.

Lo scorso 6 luglio la BBC ha pubblicato un'interessante analisi sulla situazione sanitaria d'oltremanica intitolata "Perché è ora di pensare al Covid in un modo diverso". L'articolo da un lato sostiene la politica britannica delle riaperture, ridimensionando i timori basati sulla diffusione della variante Delta, e dall'altro cerca di formulare un'ipotesi su quello che potrebbe diventare il "new normal", ovvero la convivenza con il virus SARS-CoV-2 nei prossimi anni.

Zoonosi: il catalogo è questo

Le zanzare sono in cima alla lista, ma anche roditori e zecche sono importanti vettori di zoonosi la cui diffusione è fortemente influenzata dal nostro rapporto con l'ambiente: Simonetta Pagliani ripercorre alcune delle principali.

Crediti immagine: CDC/Wikimedia Commons

Le malattie infettive hanno interessato gli umani fin da quando, 12 000 anni fa, da cacciatori-raccoglitori sono diventati coltivatori e allevatori stanziali, dando così inizio alla sistematica e diffusa manipolazione della natura.

La copertura mediatica dei chirotteri ai tempi di Covid-19

Uno studio ha indagato quanto la pandemia abbia influenzato la trattazione sui media e le ricerche internet sui pipistrelli, evidenziando una forte covarianza tra questi e Covid-19. L’attenzione dedicata ai chirotteri durante la pandemia, però, può rappresentare un rischio alla conservazione di questi animali, che pure svolgono un ruolo ecologico fondamentale.

Crediti immagine: Kelly Sikkema/Unsplash

La pandemia di Covid-19 ha portato con forza l’attenzione sul rapporto che abbiamo con gli animali: per esempio, ha riacceso il dibattito sull’importanza della gestione del territorio e le conseguenze per gli animali selvatici, ha fatto riflettere sul commercio di questi ultimi e i rischi che comporta, anche per quanto riguarda le specie domestiche, evidenziando i rischi connessi agli allevamenti. C’è un gruppo di animali che, in particolare, ha attirato l’interesse pubblico: si tratta dei chirotteri.