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ERC Starting Grants, Italia fanalino di coda tra i vincitori

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L' European Research Council (ERC), ha reso noto i progetti vincitori dell'edizione 2013 degli Starting Grants per giovani ricercatori, la sesta e ultima per il Settimo Programma Quadro (FP7). I 287 ricercatori vincitori, con esperienza tra i 2 e i 7 anni di post-dottorato, verranno premiati con 44 milioni di euro in totale, con un massimo di 2 milioni ciascuno, per 5 anni di attività.
I progetti selezionati hanno coperto una vasta gamma di temi, qui consultabili.

"Il Consiglio europeo della ricerca ha cambiato il panorama della ricerca di giovani talenti, e alzato il livello della scienza in Europa", ha commentato Máire Geoghegan-Quinn, commissario per la Ricerca, l'innovazione e la Scienza, "Si sta finanziando la ricerca blue-sky che avanza la conoscenza umana, ma anche la produzione di innovazioni che potrebbero fare la loro strada nella nostra vita quotidiana in futuro. L'ERC è ormai un marchio affermato di eccellenza, e andrà sempre più forte nell'ambito di Orizzonte 2020 ".

Risultato al ribasso, tuttavia, per i ricercatori italiani. Il nostro Paese, infatti, si piazza in coda alla classifica, con solo 8 progetti che verranno finanziati in Italia nelle categorie di fisica e ingegneria, scienze sociali e scienze della vita, mentre veniamo superati dalla Spagna (14 vincitori), Francia (30), Israele (32) e Germania (46). 
Questi i nomi dei vincitori italiani:

  • Paola Cappellaro, Laboratorio Europeo di Spettroscopie non Lineari (LENS), progetto Q-SenS2 “Quantum-Enhanced Sensors with Single Spins” (Panel PE2)
  • Marco Vignati, Sapienza Università di Roma, progetto CALDER “Cryogenic wide-Area Light Detectors with Excellent Resolution” (Panel PE1)
  • Valentina Bosetti, Università Commerciale “Luigi Bocconi”, progetto RISICO “RISk and uncertainty in developing and Implementing Climate change pOlicies” (Panel SH3)
  • Olivier Collignon, Università degli Studi di Trento, progetto MADVIS “Mapping the Deprived Visual System: Cracking function for prediction” (Panel SH4)
  • Marco Sgarbi, Università degli Studi di Verona, progetto ARISTOTLE “Aristotle in the Italian Vernacular: Rethinking Renaissance and Early-Modern Intellectual History (c. 1400–c. 1650)” (Panel SH5)
  • Massimo Tavoni, Fondazione Eni Enrico Mattei, progetto COBHAM “The role of consumer behavior and heterogeneity in the integrated assessment of energy and climate policies” (Panel SH3)
  • Dario Bonanomi, Ospedale San Raffaele, progetto NEVAI “Neurovascular Interactions and Pathfinding in the Spinal Motor System” (Panel LS5)
  • Francesco Ricci, Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”,  progetto NATURE NANODEVICES “Nature-inspired theranostic nanodevices for tumor imaging, early diagnosis and targeted drug-release” (Panel LS7)

Le prossime calls per gli Starting Grants saranno annunciate sotto la copertura di Horizon 2020.

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Condannata la Francia per la morte da alghe verdi: ecco cosa è successo

Le alghe verdi nella baia di St Brieuc

Una tragedia sulle spiagge della Bretagna ha scoperchiato un caso di inquinamento ambientale e silenzi istituzionali durato decenni. L’8 settembre 2016 un uomo viene ritrovato morto su una spiaggia del comune di Hillion, e la sua morte è attribuita a cause naturali; ma, dopo una serie di indagini approfondite, si scopre che è legata alla presenza di alghe nella zona, al gas che hanno generato e soprattutto all’agricoltura e agli allevamenti intensivi. Questa vicenda ha portato la giustizia francese a riconoscere per la prima volta la responsabilità dello Stato.

In copertina: Le alghe verdi nella baia di St Brieuc, in Bretagna. Crediti immagine: Denis Brothier/Flickr. Licenza: CC BY-NC-SA 2.0

Jean-René Auffray era un cinquantenne che abitava lungo la costa bretone, appassionato di jogging e in ottima salute. L’8 settembre 2016 è uscito a correre come al solito, ma non ha  più fatto ritorno. Il suo corpo è stato ritrovato vicino alla foce del fiume Gouessant, nel comune di Hillion, e più precisamente nella baia di Saint-Brieuc, che si affaccia sul golfo di Saint-Malo: giaceva in mezzo al fango, circondato da tonnellate di alghe verdi che tappezzavano la spiaggia e il mare fin dall’inizio della primavera.