fbpx Antico amore provato dai geni | Scienza in rete

Antico amore provato dai geni

Read time: 2 mins

Ne parlano la Bibbia e il Corano, e ora la genetica viene a suggerire che forse sì, c’è davvero la possibilità che la leggendaria regina di Saba si sia unita al re Salomone e abbia dato alla luce un figlio, o meglio che le antiche popolazioni dell’Etiopia si siano mescolate con altre di origine semitica circa 3000 anni fa. A dire la verità, infatti, lo studio condotto da un’équipe internazionale guidata da Luca Pagani, dell’Università di Cambridge, ovviamente non fa nomi: quel che i ricercatori hanno osservato, dall’esame del genotipo di 235 appartenenti a una decina di gruppi etnici dell’Etiopia e di popolazioni confinanti, è soltanto la presenza nella popolazione etiope di caratteristiche genetiche diverse da quelli presenti nelle altre popolazioni africane, per esempio l’allele SLC24A5  associato alla pigmentazione chiara della pelle degli Europei. A sostenere l’associazione di questo dato con il racconto mitico c’è l’epoca in cui questi geni sarebbero entrati nel continente africano, stimata intorno ai 3000 anni fa, e la maggior somiglianza delle caratteristiche genetiche di questi gruppi di abitanti dell’Etiopia con popolazioni di Israele e della Siria, che non con altre arabe o dello Yemen, geograficamente più vicine.

I risultati confermano quindi altre ricerche di linguistica secondo cui l’etiosemitico, un idioma parlato in alcune parti del paese africano, si sarebbe staccato dal ceppo originario nella stessa epoca, circa 3.000 anni fa. 

Am J Hum Gen, 21 giugno 2012

 

 

Autori: 
Sezioni: 
Genetica

prossimo articolo

La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.