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Grande onda su New York

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Il riscaldamento globale minaccia le grandi città sulla costa orientale degli Stati Uniti più di quanto si potesse pensare: se infatti l'aumento delle temperature continuerà con il ritmo attuale, entro il 2100 si potrebbe annullare il fenomeno dovuto alle correnti per cui a nord il livello dell'Oceano Atlantico è più basso rispetto alle coste del Pacifico. Uno studio del National Center for Atmospheric Research (NCAR) pubblicato oggi dimostra che l'effetto potrebbe essere maggiore di quello previsto da studi precedenti, che non avevano tenuto conto dello scioglimento dei ghiacci della Groenlandia: considerato anche questo, gli esperti calcolano che nel prossimo secolo l'innalzamento del livello dell'Oceano Atlantico settentrionale potrebbe superare di almeno 10 cm nelle zone più densamente popolate e addirittura di 30-50 cm più a nord quello che si prevede in altre zone.

Geophys Res Lett 2009; 36: L10707 doi:10.1029/2009GL037998

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Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.