fbpx Anticorpi dai muscoli | Scienza in rete

Anticorpi dai muscoli

Read time: 1 min

Mai arrendersi. Se il sistema immunitario si rifiuta di reagire a un vaccino contro l'AIDS, basta aggirarlo e far produrre gli anticorpi a un altro tessuto, per esempio ai muscoli. Gli studiosi guidati da Philip R. Johnson, direttore scientifico del Children's Hospital di Philadelphia, con questa idea sono riusciti a proteggere un gruppo di macachi dal virus SIV, l'equivalente dell'HIV nelle scimmie. Partendo dallo studio di quei rarissimi casi di persone che, pur avendo contratto il virus, lo riescono a tenere a bada per moltissimi anni, se non per sempre, i ricercatori hanno individuato e isolato i geni che producono in questi individui gli anticorpi protettivi. Utilizzando come vettori i soliti adenovirus, li hanno poi inoculati nei muscoli di nove macachi, inducendoli a produrre direttamente gli anticorpi in questione. Messi a contatto col virus dopo quattro settimane, sei animali non si sono neppure infettati e gli altri, pur avendo contratto il virus, non hanno sviluppato la malattia. Al contrario, i sei animali di controllo si sono tutti ammalati e quattro sono morti.

 Nature Medicine pubblicato online il 17 maggio 2009 doi:10.1038/nm.1967  

 

Autori: 
Sezioni: 
AIDS

prossimo articolo

La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.