fbpx Il primo paziente guarito? | Scienza in rete

Il primo paziente guarito?

Primary tabs

Read time: 1 min

Dopo più di tre anni e mezzo dal trapianto di cellule staminali che fece sparire i segni dell’infezione da HIV in un malato di AIDS colpito da leucemia mieloide acuta, l’effetto della cura continua.

Anzi, i ricercatori dell’Ospedale Charitè di Berlino che effettuarono allora l’intervento, hanno verificato che a distanza di tanto tempo, nonostante l’interruzione della terapia antivirale, gli anticorpi contro il virus sono in continua discesa e non è stato possibile trovare particelle virali in diversi campioni di sangue e di tessuti. Ma soprattutto i linfociti T CD4+ del donatore hanno soppiantato quelli dell’ospite, raggiungendo in un paio d’anni i livelli normali di una persona sana della stessa età e ricostituendo così le difese immunitarie del malato, compromesse dalla malattia.

Allers K et. Evidence for the cure of HIV infection by CCR532/32 stem cell transplantation. December 8, 2010; DOI 10.1182/blood-2010-09-309591 (link)

Autori: 
Sezioni: 
AIDS

prossimo articolo

La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.