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La traversata del verde Sahara

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Nei periodi in cui i primi uomini uscirono dall'Africa, il Sahara non era la barriera insormontabile che appare oggi. Isla Castañeda, dell'Istituto oceanografico reale olandese (NIOZ), ha studiato gli idrocarburi prodotti dalla decomposizione di piante terrestri portati dalla polvere del Sahara e depositati sul fondo dell'oceano al largo delle coste dell'Africa occidentale negli ultimi 192.000 anni. Mentre oggi solo il 40 per cento del materiale deriva da piante dipendenti dalla presenza di acqua, la percentuale sale al 60 per cento in due periodi distinti, da 120.000 a 110.000 anni fa e da 50.000 a 45.000 anni fa, fasi in cui quindi probabilmente l'ambiente era più umido.  Quanto basta almeno perché l'Homo sapiens riuscisse a migrare a nord. I primi fossili di umani moderni al di fuori dell'Africa risalgono infatti a 93.000 anni fa e sono stati trovati in Israele; ma non ci fu una grande diffusione fuori dal continente nero prima di 50.000 anni fa, proprio all'epoca del secondo periodo umido, che probabilmente riaprì le porte del Sahara.

New Scientist 9 novembre 2009

 

 

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Paleontologi

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parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.