Ei Yoshida, responsabile della depurazione delle acque di Tokyo, ha detto in una conferenza stampa televisiva che i bambini a Tokyo e nelle zone circostanti non devono bere l'acqua del rubinetto. Lo iodio-131 era stato rilevato in campioni di acqua a un livello di 210 becquerel per litro. Il limite consigliato per i bambini è di 100 becquerel per litro. Per gli adulti, il limite consigliato è di 300 becquerel.
"Purtroppo le radiazioni emesse dall'impianto di Fukushima si stanno diffondendo", ha dichiarato Yukio Edano, il segretario capo di gabinetto. "Poiché piove, è possibile che molte località saranno interessate. Un consumo moderato di acqua del rubinetto non poterà comunque effetti a lungo termine sulla salute". Tuttavia seondo gli esperti non è chiaro il motivo per cui il livello di radiazioni nell'acqua di Tokyo sia così alto, visto che i venti prevalenti starebbero disperdendo le radiazioni verso il mare.
L'annuncio ha creato una certa ansia. Il primo ministro Naoto Kan aggiunto che la popolazione dovrebbe evitare ulteriori prodotti agricoli provenienti da zone nei pressi della centrale elettrica a causa della contaminazione, secondo i media giapponesi.
Cè da dire che la comunicazione del rischio delle autorità giapponesi non pare essere delle migliori. L'annuncio dei livelli di radiazioni nell'acqua potabile di Tokyo, per esempio, non spiega abbastanza chiaramente che i limiti di cui si parla sono relativi a esposizioni croniche. Se dunque è un bene agire con cautela, andrebbe anche chiarito che a questi livelli il consumo attuale non rappresenta di fatto (almeno per ora) un rischio. Così, fra gli altri, argomenta Andrew Revkin sul suo blog del New York Times (Dot.Earth).
