Il Decreto per lo sviluppo approvato ieri dal Consiglio dei ministri, in mezzo ad altre misure anche controverse, comprende finalmente anche un tentativo di dare sostegno alla ricerca: in particolare il provvedimento prevede, in via sperimentale per gli anni 2011-2012, un credito di imposta del 90% a favore di una serie di soggetti pubblici e privati che finanziano progetti di ricerca in Università o enti pubblici di ricerca. Queste istituzioni potranno sviluppare i progetti così finanziati anche in associazione con altre strutture di ricerca, anche private, di equivalente livello scientifico, senza escludere che il Ministero potrà ulteriormente estendere la definizione dei possibili beneficiari.
Il credito è stabilito in tre quote annuali a decorrere da ciascuno degli anni 2011 e 2012 per l’importo percentuale che eccede la media degli investimenti in ricerca effettuali nel triennio 2008-2010, fermo restando che l’importo degli investimenti in progetti di ricerca resta integralmente deducibile dall'imponibile delle imprese.
Il sostegno alla ricerca
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ToMove: le strade di Torino diventano un laboratorio della mobilità

Il progetto ToMove è un'iniziativa strategica della Città di Torino, finanziata nell'ambito del programma nazionale "MaaS for Italy". Concepito come un Living Lab, ToMove mira a co-sviluppare e testare soluzioni avanzate di mobilità che utilizzano tecnologie di guida cooperativa, autonoma e connessa. L'approccio di Torino privilegia la sperimentazione in condizioni reali e il coinvolgimento diretto di cittadini, imprese ed enti di ricerca. I tre dimostratori principali sono una navetta a guida autonoma, un Digital Twin della mobilità urbana e piccoli robot utilizzabili per le consegne a domicilio. Crediti immagine: Torinocitylab.it
Grazie al progetto ToMove a Torino, in piena città, su un normale circuito viario aperto anche al traffico privato, che si snoda attorno al Campus Einaudi e all'ospedale adiacente, da ottobre circola una navetta sperimentale a guida autonoma: i cittadini possono salire come su un qualsiasi mezzo pubblico (con la differenza che qui il servizio è su prenotazione e gratuito) e viaggiare lungo le cinque fermate coperte dal mezzo, basta prenotare sull’apposita app Wetaxi.