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Componenti 'spaziali': il punto in ASI

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Duecento ottanta iscritti, 42 presentazioni articolate in sei diverse sessioni tematiche, 22 espositori di hardware in una apposita area allestita: sono solo alcuni dei numeri del primo Workshop sulla componentistica nazionale per lo Spazio organizzato dall’Agenzia Spaziale Italiana alla sede di Roma dal 18 al 20 gennaio.
Per tre giorni, l’intero settore italiano dei componenti EEE (elettrici ed elettronici), cui fa capo un ampio e variegato (per dimensioni e fatturato) ventaglio di aziende produttrici di beni e servizi ad alto valore aggiunto - non solo in ambito aerospaziale - ha avuto modo di confrontarsi anche con i principali interlocutori istituzionali e con il mondo della ricerca.
“Giornate come queste – ha detto nel fare ‘gli onori di casa’ il presidente dell’ASI, Roberto Battiston – sono fondamentali per poter affrontare una competizione internazionale sempre più difficile: abbiamo bisogno di confrontarci, di sapere su quali e quante risorse, competenze ed eccellenze possiamo contare”.
“Questi – ha aggiunto Battiston – sono gli ‘Stati Generali’ di un percorso che tra di noi è già cominciato: la sfida non è solo riuscire ad arrivare all’autonomia, ma all’eccellenza nei componenti. Ed è una sfida possibile solo se diventa una sfida di filiera”. 

Il workshop di Roma è di fatto stato il punto di arrivo, e di ripartenza, di un lungo lavoro di preparazione, seguito da vari settori dell’Agenzia e coordinato in particolare dall’Unità Tecnologie e Ingegneria, guidata da Roberto Formaro.
L’assunto di base è che, per mantenere la leadership che l’Italia ha – con Francia e Germania - nelle attività spaziali europee, fondato su capacità a larghissimo spettro che vanno dai sistemi di terra, ai sistemi di accesso allo spazio, alle infrastrutture satellitari, robotiche e di volo umano, siano indispensabilicontinui ed ingenti investimenti sia governativi che privati negli sviluppi tecnologici (con logiche di technology push e  mission pull). Allo stesso tempo, per fronteggiare i sempre più ridotti budget, è necessaria una leadership decisionale e di indirizzounita a un coordinamento sistemico in grado di elaborare 'road map' per orientare gli investimenti secondo linee di sviluppo sostenibili che permettano di cogliere anche le opportunità offerte dai players istituzionali europei (ESA, EDA, EC et cetera).
“La componentistica – spiega Formaro – è una parte essenziale, talora maggioritaria, di tutti i sistemi spaziali, ed anche in termini economici ha un peso ed una importanza assolutamente strategici”.
“L’impegno di ASI – prosegue – è particolarmente rivolto al dialogo tra l’industria e la ricerca, con il coinvolgimento anche di prestigiosi istituti come l’ENEA o l’INFN, incentrato sugli effetti delle radiazioni cosmiche sia sulla componentistica che sul corpo umano”.
“Per questo – conclude Formaro – ASI avvierà una programmazione nazionale per lo sviluppo di una piattaforma satellitare ad alta tecnologia e, allo stesso tempo, un Bando per lo sviluppo di componentistica a basso TLR (bassa ‘maturità teconolgica’, ndr)”.

Questo Primo Bando sarà rivolto all’intera filiera (mondo della ricerca, istituzioni, piccole, medie e grandi imprese) e sarà finalizzato alla individuazione di tecnologie-chiave per le grandi missioni del futuro.

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La favola del taglio dei posti letto e degli ospedali in Italia

È di pochi giorni fa un appello del Forum delle Società Scientifiche dei Clinici Ospedalieri e Universitari Italiani, secondo cui «Si stima che, negli ospedali italiani, manchino almeno 100mila posti letto di degenza ordinaria e 12mila di terapia intensiva». Ma è giustificata quest'implicita richiesta? 
Le politiche di riduzione dei posti letto e degli ospedali sono iniziate già nel Piano Sanitario Nazionale 2003-2005, per trasferire al livello territoriale parte dei ricoveri e della loro durata. Molti altri paesi hanno meno posti letto rispetto all’Italia, che rimane nelle migliori posizioni quanto a vita attesa alla nascita, mortalità evitabile e indicatori di qualità dei servizi.

Crediti immagine: Levi Meir Clancy/Unsplash

Nei media generalisti, e purtroppo anche di settore, che si occupano di sanità pubblica in Italia, cioè praticamente tutti in questo periodo, si favoleggia del taglio dei posti letto ospedalieri e di interi ospedali in Italia. Basta usare come parole chiave “taglio posti letto in Italia” con qualunque motore di ricerca ed escono interventi degli ultimi giorni su Fanpage, la Stampa e Quotidiano Sanità.