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Scrittura collettiva in un tap

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20lin.es è una piattaforma web che combina scrittura collettiva e lettura interattiva al fine di innovare il processo di creazione di un racconto.
L'app descrittiva di 20lin.es è scaricabile gratuitamente su iTunes.

20lines

20lin.es funziona più o meno così: un utente inizia una storia scrrivendo un incipit. Un secondo utente scrive 20 righe per continuare la storia. Un terzo utente aggiunge altre 20 righe per continuare la storia del secondo utente oppure propone una continuazione alternativa. E così via... I lettori possono commentare e condividere tutti i contributi degli utenti.

Paola Calvetti, scrittrice e giornalista italiana, ha scritto un incipit per20lin.es ed è curiosa di vedere come gli utenti continueranno la storia che lei ha cominciato e immaginato: 

[video:http://www.youtube.com/watch?v=JsMzumhKEA4]

L'incipit 8848 per esempio comincia così:

"Ottomilaottocentoquarantotto metri sul livello del mare è l'altezza del monte Everest, Sagaramāthā (dio del cielo) secondo il nome che gli hanno dato i nepalesi, il tetto del mondo, la cui conquista ha da sempre tentato persone comuni e grandi condottieri, folli ed esploratori professionisti. Il gigante è stato oggetto di tante imprese originali, talvolta bizzarre: scalate in bicicletta, discese con gli sci, persino un lancio dalla vetta con un parapendio...."

Un utente anonino ha continuato la storia in questo modo:

"Di solito era una che non rischiava. Usava spesso i mezzi di trasporto pubblici e se quel giorno aveva scordato l'abbonamento comprava il biglietto, non fumava, non beveva mai troppo, metteva sempre la cintura di sicurezza, non diceva parolacce, era vera, sincera, forse un po' ingenua, faceva la raccolta differenziata.. e non rischiava mai: non era una tipa trasgressiva..."

20lin.es è presente al Salone Internazionale del Libro di Torino presso il Polo Fieristico del Lingotto (10-14 maggio) con uno stand situato nella sezione “Book to the Future” dedicata all’innovazione e all’editoria digitale. Per ulteriori informazioni: [email protected]

[video:http://vimeo.com/41951304]

Anteprime dell'app:


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La Valle dei dinosauri ritrovata nel Parco dello Stelvio

parete di roccia

Nel cuore delle Alpi, a 2500 metri di quota, si conserva la memoria di un mondo perduto. Pareti quasi verticali di Dolomia Principale, un tipo di roccia sedimentaria, custodiscono migliaia di impronte lasciate 210 milioni di anni fa da dinosauri erbivori che camminavano lungo le rive di un mare tropicale ormai scomparso. Una scoperta eccezionale, avvenuta nel Parco Nazionale dello Stelvio, che apre una finestra senza precedenti sul Triassico europeo e sulla vita sociale dei primi grandi dinosauri.

Prima della formazione delle Alpi, qui esisteva un paesaggio incredibilmente differente. Immaginate una distesa tropicale pianeggiante, lambita dalle acque di un oceano poco profondo e ormai scomparso che oggi chiamiamo Tetide, con un clima che non aveva nulla a che vedere con le vette gelide di oggi. Proprio in questo luogo tanto diverso dall’attualità, 210 milioni di anni fa, il fango soffice ha registrato il passaggio di svariati giganti: si trattava di prosauropodi, dinosauri erbivori dal collo lungo, che si muovevano in branchi lungo le rive di un'antica piattaforma carbonatica.