fbpx La scienza nel pallone | Scienza in rete

La scienza nel pallone

Primary tabs

Read time: 2 mins

Gran parte del fascino del gioco del calcio risiede, senza dubbio, anche nell’imprevedibilità delle giocate dei calciatori e nelle improbabili quanto entusiasmanti traiettorie che il pallone assume dopo una punizione calciata da uno “specialista”. La parabola arcuata, il tiro a giro, l’effetto a rientrare, in realtà, come ci spiegano Nicola Ludwig e Gianbruno Guerriero, nel libro La scienza nel pallone (Zanichelli) sono fenomeni spiegabili in base a precise e note teorie della fisica.

Non è un caso, dunque, che un intero capitolo del libro sia dedicato all’effetto Magnus che si manifesta “quando il pallone ruota su sé stesso in aria e produce una spinta che è perpendicolare all’asse di rotazione e alla direzione di moto, e dunque non è necessariamente verticale”. Una punizione alla Del Piero, per intenderci.

Ludwig e Guerriero, entrambi esperti di divulgazione scientifica, mettono sotto la propria lente di ingrandimento specialistica tutti gli aspetti che caratterizzano un match calcistico. Dal tiro alla parata, passando per gesti atletici come la rovesciata o finezze come la rabona. Per tutti c’è una spiegazione che coinvolge la fisica e la matematica. Ogni capitolo prende spunto da una partita per addentrarsi nelle “misteriose” traiettorie dei tiri o nelle complesse caratteristiche biomeccaniche del gesto atletico. Nel volume si intrecciano elementi di fisica, di statistica e anche di psicologia, soprattutto quando si cerca di spiegare la pressione emotiva che coglie colui che deve calciare un rigore o il portiere che deve intuirne la direzione del tiro. Gli autori, pur ricorrendo a spiegazioni dettagliate e precise di tutti i fenomeni, attraverso formule e simboli, riescono a rendere il testo fluido e scorrevole, inserendo episodi curiosi avvenuti sul campo di gioco e chiamando spesso in soccorso tutti i più grandi calciatori della storia.

Il risultato è un testo rapido e completo, consigliato sia agli amanti dello sport più popolare al mondo che desiderano conoscere ciò che sta dietro alle prodezze dei loro beniamini, sia a coloro i quali vogliono che quella magia resti inspiegabile e affascinante. Perché, in fondo, come scrivono Ludwig e Guerriero “appare del tutto illusoria l’idea di formulare una scienza esatta e olistica del calcio”.

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Gli ippopotami di Escobar: il dilemma tra etica ambientale ed etica animale delle specie invasive

Immagine di un ippopotamo a bocca spalancata in acqua

Pablo Escobar, noto boss del narcotraffico, ha lasciato in eredità non solo un impero criminale, ma anche un grosso problema ambientale. Dopo la sua morte, gli ippopotami che aveva importato per il suo zoo privato sono stati abbandonati e la loro popolazione è cresciuta esponenzialmente, causando gravi danni all'ecosistema colombiano. Nonostante i tentativi di sterilizzazione, la soluzione più praticabile sembra essere l'eutanasia, una misura che solleva significativi dilemmi etici tra il dovere di preservare l'ambiente e quello di proteggere gli animali.

Crediti immagine: modificato da Alvaro Morales Ríos/Wikimedia Commons. Licenza: CC BY-SA 4.0 DEED

La figura di Pablo Escobar è ben nota ed è stata resa ulteriormente celebre da film e serie televisive. Meno nota è una parte dell’eredità che il grande boss del traffico mondiale di cocaina ha lasciato e che, a distanza di quasi vent’anni dalla sua morte, pone un problema etico tra la tutela dell’ambiente e quella degli animali.