fbpx Salviamo "Sapere" | Scienza in rete

Salviamo "Sapere"

Primary tabs

Read time: 1 min

Amici! La rivista Sapere ha difficoltà finanziarie, un po’ come tutte le attività culturali, e non solo in Italia. L’edizione attuale compirebbe 30 anni nel 2013; ma così non ci arriverà, se non arriva un massiccio apporto di abbonamenti. E’ la fine dell’anno, è il momento giusto per farli per sé e per regalarli agli amici. Altrimenti, la redazione (in verità una delle più accreditate nella stampa periodica italiana) dovrà sciogliersi e cercarsi altro lavoro. A chi ha avuto la possibilità di seguirci nella nostra attenzione e valutazione della ricerca e della relativa politica in Italia sentiamo di poterci rivolgere con questo appello ad abbonarsi e a donare abbonamenti a conoscenti ed amici.

Un grazie di cuore.

Per abbonarsi online, cliccare qui


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Biodiversità urbana: com'è cambiata e come proteggerla

Anche le metropoli possono essere ambienti ricchi di specie: secondo un recente studio sono ben 51 le specie di mammiferi che vivono a Roma, alcune di esse sono specie rare e protette. Nel corso degli ultimi due secoli, però, molte specie sono scomparse, in particolare quelle legate alle zone umide, stagni, laghetti e paludi, habitat importantissimi per la biodiversità e altamente minacciati.

Nella foto: Parco degli Acquedotti, Roma. Crediti: Maurizio.sap5/Wikimedia Commons. Licenza: CC 4.0 DEED

Circa la metà della popolazione mondiale, vale a dire ben 4 miliardi di persone, oggi vive nelle città, un fenomeno che è andato via via intensificandosi nell’epoca moderna: nell’Unione Europea, per esempio, dal 1961 al 2018 c’è stato un costante abbandono delle zone rurali e una crescita dei cittadini, che oggi sono circa i