fbpx Parametri di valutazione, discutiamo di numeri | Scienza in rete

Parametri di valutazione, discutiamo di numeri

Primary tabs

Read time: 3 mins

Recentemente sta avvenendo un vero e proprio braccio di ferro fra due componenti del mondo scientifico-accademico italiano. Riguarda il punto cruciale dei criteri e parametri valutativi per i prossimi concorsi di abilitazione nazionale. Da una parte abbiamo l’ANVUR, che ha proposto criteri relativamente stringenti per l’abilitazione, basati su parametri bibliometrici riconosciuti. Questa posizione viene condivisa da scienziati Italiani all’estero ed in Italia, fra cui il Gruppo 2003. Dall’altra parte abbiamo molta accademia rappresentata dal CUN, e varie associazioni fra cui la Rete 29 Aprile di ricercatori. Pur in modo articolato, il CUN propone criteri meno stringenti e critica i parametri bibliometrici. Soprattutto nelle aree di scienze sociali ed umanistiche, sembra esserci una revulsione ai parametri di valutazione quantitativa, conclamata pure in articoli su giornali dove si scrive, per esempio, quanto sia ‘demenziale’ l’H-index. In questi articoli si trovano anche errori numerici, e quindi diviene imperativo discutere della valutazione del merito accademico sulla base di numeri.

Lo scopo di quest’articolo è presentare un’analisi numerica del criterio principale proposto dall’ANVUR, quello della mediana dei parametri bibliometrici – vedasi il recente articolo di Carra su Scienzainrete. Ho scelto due settori disciplinari di simili dimensioni, ma scientificamente molto diversi: MED/12, gastroenterologia, e M-FIL/03, filosofia morale. La Figura presenta il succo dei risultati ottenuti con lo stesso metodo, i quali possono essere di rilevo per l’abilitazione. Essa mostra il numero degli accademici con valori superiori alla mediana della fascia superiore nel settore (quindi associati con valori superiori alla mediana degli ordinari, e ricercatori con valori superiori alla mediana degli associati) per due parametri: il numero totale di citazioni e l’H-index. Un terzo parametro, il numero di pubblicazioni negli ultimi 10 anni, risulta essere statisticamente meno consistente, sia per le difficoltà di stimarlo compiutamente, sia per le differenze di ‘peso’ che pubblicazioni di diverso tipo hanno – un argomento di grande importanza nelle aree umanistiche e sociali.

I dati presentati qui indicano che l’applicazione stretta del criterio della mediana suggerito dall’ANVUR produce una short list obbiettiva per ciascuna fascia accademica. L’ampiezza della short list cala dai professori ordinari ai ricercatori, con un profilo graduale come ci si aspetterebbe dalla diversa ‘seniority’ degli accademici. La short list degli ordinari, persone che hanno valori superiori alla mediana di tutta la loro fascia nel settore, produrrebbe un’ampia scelta dei commissari, che poi valuterebbero un numero ridotto di associati e ricercatori per esaminarne la promozione accademica. L’altra considerazione è che parametri bibliometrici riconosciuti, come le citazoni e l’H-index, si possono applicare egualmente a settori biomedici ed umanistici, nonostante le grandi diversità quantitative: il valore mediano di H-index risulta essere = 19 per tutto il settore MED/12 e = 2 per tutto il settore M-FIL/03, eppure la distribuzione dei valori è qualitativamente simile. Credo che questa considerazione, basata su numeri empirici, possa sfatare comuni pregiudizi che emergono in Italia riguardo a parametri come l’H-index. Speriamo quindi che il confronto prosegua sui numeri, oltre che sulle opinioni!


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Frodi scientifiche: la nuova truffa nei processi di revisione

grafica con figura misteriosa al computer

Elsevier ha annunciato il ritiro di una ventina di articoli dalla rivista Science of the Total Environment (STOTEN) a causa di una nuova frode, questa volta legata ai processi di revisione. La truffa si basava sull'uso di indirizzi email falsi per impersonare referee accademici, compromettendo la qualità del controllo editoriale. Il caso ha portato l'editore a rivedere le sue politiche, eliminando l'accettazione di suggerimenti degli autori per i revisori.

La casistica delle frodi scientifiche si arricchisce in continuazione mostrando creatività degna di miglior causa. Elsevier ha appena annunciato che ritirerà una ventina di articoli pubblicati sulla rivista STOTEN (Science of the Total Environment), tutti riconducibili alla stessa persona perché è stata evidenziata una falla nel meccanismo di controllo della qualità dei lavori.