fbpx La rivoluzione di CRISPR-Cas9 | Scienza in rete

La rivoluzione di CRISPR-Cas9

Primary tabs

Tempo di lettura: 1 min

Il Festival della Scienza si è appena concluso con una lectio magistralis dedicata a CRISPR-Cas9. Una tecnologia molto recente che consente di introdurre cambiamenti nel genoma di cellule viventi in modo rapido, efficiente, semplice e poco costoso. I suoi elementi fondamentali sono la specificità e la versatilità. CRISPR-Cas9 porterà ad una accelerazione straordinaria della nostra comprensione della biologia. Con Pier Giuseppe Pelicci, direttore della ricerca dell’'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) abbiamo analizzato le promesse e alcune perplessità legate a questa tecnologia.


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Non è la fine del mondo. E un pianeta sostenibile è (ancora) possibile

Due mani a coppa che proteggono una piantina che nasce, su sfondo verde

I problemi ambientali e la crisi climatica sono senz'altro seri, ma affrontabili con azioni concrete e basate sui dati. È il punto centrale del saggio Non è la fine del mondo di Hanna Ritchie. Con un approccio ottimistico e critico, possiamo conciliare sviluppo sostenibile e salvaguardia ambientale, evitando scorciatoie come la decrescita demografica ed economica. 

Il negazionismo ambientale e climatico è completamente infondato, perché il problema dell’inquinamento e quello del riscaldamento globale sono assai seri e richiedono misure radicali. Altrettanto infondata, tuttavia, è la convinzione che ormai non vi sia più nulla da fare, perché stiamo andando verso il disastro. Nel suo libro Non è la fine del mondo. Come possiamo costruire un pianeta sostenibile (pubblicato in italiano da Aboca Edizioni), Hanna Ritchie ci spiega che le soluzioni sono possibili.