fbpx Fatti conquistare dalla Luna (con quiz finale) | Scienza in rete

Fatti conquistare dalla Luna (con quiz finale)

Primary tabs

Tempo di lettura: 3 mins

È l’umanità che ha conquistato la Luna o la Luna che ha conquistato l’umanità? 
Secondo l’astrofisica dell’INAF Patrizia Caraveo vale la seconda, tanto da aver titolato il suo splendido libro sul nostro satellite “Conquistati dalla Luna” (Raffaello Cortina, 2019). 

La fascinazione che la Luna ha esercitato su di noi è stata tale da aver creato quel capolavoro di scienza, tecnica e organizzazione che è stato il programma Apollo, culminato nell’allunaggio di Apollo 11 domenica 20 luglio 1969 alle 20:17 tempo universale. Ma si farebbe un torto ai sovietici se non si ricordassero - come fa l’autrice - l’exploit del lancio dello Sputnik il 5 ottobre 1957 e la prima orbita percorsa da un uomo, Jurij Gagarin, il 12 aprile 1961, che diede inizio alla sfida fra la NASA guidata da Wernher von Braun e l’agenzia spaziale sovietica di Sergej Korolev, due personaggi dalla vita assai tribolata e dalla volontà altrettanto ferrea.

Il capolavoro organizzativo minuziosamente concepito da Von Braun non sarebbe stato possibile senza la propulsione politica delle due superpotenze, che hanno visto nella corsa alla Luna una sorta di sublimazione tecnico-scientifica della guerra. Se affascina la concezione per stadi del volo del missile Saturno e il rendez vous in orbita lunare ideato da John Humbolt, colpisce anche la quantità di risorse messe a disposizione del programma Apollo che ha avuto il suo apice nel 1967 con un finanziamento alla NASA pari al 4,5% del budget federale e successivamente stabilizzatori intorno all’1% con Space Shuttle e la Stazione spaziale. Chi ha abbastanza anni per aver seguito la diretta televisiva con Tito Stagno dell’allunaggio di Neil Armstrong sa cos’è un’”emozione lunare”. Ma l’esplorazione del satellite ha ben presto acquistato anche un valore scientifico, e in un certo senso spirituale. La celebre fotografia della Terra che sorge (Earthrise), scattata dai primi uomini in orbita intorno alla Luna il 24 dicembre 1968 (Apollo 8) si dice segni la data di inizio della coscienza ecologica, di quanto sia bello e fragile il Pianeta blu.

Oggi pare avviato un rinascimento lunare dopo anni di eclisse e l’impegno nell’esplorazione di Marte. A inizio anno la notizia dell’allunaggio sulla faccia nascosta del satellite della sonda cinese Chang’e 4 ha puntato i riflettori su altri missioni in corso da parte di paesi come Israele, Giappone e India, nonché sui programmi privati fra i quali spiccano SpaceX di Elon Musk e Blue Origin di Jeff Bezos. Una colonia lunare al momento sembra poco probabile, mentre è molto più concreta l’ipotesi secondo cui la Luna diventi una stazione di rifornimento per spedizioni marziane e - nel suo lato nascosto, protetto dalla radiazioni elettromagnetiche provenienti dalla Terra - il luogo ideale per installare potenti telescopi.

Ma la Luna si può apprezzare anche con i piedi saldamente piantati sul nostro Pianeta, osservando per esempio fenomeni come la mini e la superLuna o le eclissi. Il libro è pensato soprattutto per chi vuole apprezzare questi spettacoli consapevole della scienza che li spiega. Per questo proponiamo qui di seguito di mettersi alla prova con le 20 domande di un quiz interamente basato sulle informazioni contenute nel libro. 


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Frodi scientifiche: la nuova truffa nei processi di revisione

grafica con figura misteriosa al computer

Elsevier ha annunciato il ritiro di una ventina di articoli dalla rivista Science of the Total Environment (STOTEN) a causa di una nuova frode, questa volta legata ai processi di revisione. La truffa si basava sull'uso di indirizzi email falsi per impersonare referee accademici, compromettendo la qualità del controllo editoriale. Il caso ha portato l'editore a rivedere le sue politiche, eliminando l'accettazione di suggerimenti degli autori per i revisori.

La casistica delle frodi scientifiche si arricchisce in continuazione mostrando creatività degna di miglior causa. Elsevier ha appena annunciato che ritirerà una ventina di articoli pubblicati sulla rivista STOTEN (Science of the Total Environment), tutti riconducibili alla stessa persona perché è stata evidenziata una falla nel meccanismo di controllo della qualità dei lavori.