Il premier Giuseppe Conte nel discorso di oggi alla Camera si impegna sulla Agenzia Nazionale per la Ricerca. Vedremo come la intenderanno, ma sicuramente il Gruppo 2003 per la ricerca constata come la propria proposta abbia fatto breccia, e vigilerà perché vengano rispettati criteri di indipendenza, trasparenza e competenza. Guai se, invece di dare un indirizzo agli investimenti nella ricerca per garantire merito e giustizia, diventasse un inutile doppione del ministero. A questo proposito il Gruppo 2003 rilancia con una nuova sfida, da preparare con cura: creare un Ministero per l'Università e la Ricerca svincolato dal Ministero dell'Istruzione: si tratta di ambiti diversi ed entrambi di vitale interesse. Anche la ricerca ha bisogno di un suo responsabile politico focalizzato su di essa e sull'enorme lavoro di ricostruzione e rilancio che ci attende per ridare centralità e valore alla ricerca scientifica.
Conte bis si impegna sull'Agenzia nazionale per la ricerca
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di Gruppo 2003
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I “pro-life” entrano nelle scuole pubbliche per insegnare che i contraccettivi sono pericolosi
La branca italiana di un’organizzazione internazionale vicina ai movimenti “pro-life”, accreditata dal ministero dell’Istruzione, riceve finanziamenti pubblici per formare istruttori e organizza corsi nelle scuole, disseminando informazioni fuorvianti sui contraccettivi ormonali e sui preservativi.
Crediti immagine: Reproductive Health Supplies Coalition/Unsplash
«Le fabbriche di armi distruggono la vita, quelle di contraccettivi la impediscono», ha detto Papa Francesco il 10 maggio scorso agli Stati Generali della Natalità a Roma. Poche ore dopo, l’associazione ProVita e Famiglia ha diffuso un comunicato stampa auspicando che l’educazione sessuale dei giovani sia «in ottica generativa e non contraccettiva».