fbpx Caso Corvelva: Libertà di scelta non vuol dire libertà di disinformare | Scienza in rete

Caso Corvelva: libertà di scelta non vuol dire libertà di disinformare

Primary tabs

Tempo di lettura: 2 mins

L’Associazione Patto Trasversale per la Scienza nella persona del Presidente, Pier Luigi Lopalco e del Direttivo, scrive una Lettera Aperta ai Presidenti di Camera e Senato perché il Parlamento non ospiti il prossimo 27 di giugno la Conferenza Stampa di CORVELVA. Il Gruppo 2003 per la ricerca scientifica si associa alla lettera: Ecco il testo integrale della lettera:

Il prossimo 27 giugno la sala stampa della Camera dei Deputati sarà usata per danneggiare la salute pubblica. In questi giorni una bambina di 10 anni è in prognosi riservata nell’Ospedale di Verona per aver contratto il tetano. I suoi genitori, vittime della pressante disinformazione diffusa nel loro territorio da associazioni come CORVELVA, non l’avevano vaccinata nonostante i ripetuti inviti dei servizi vaccinali. Proprio CORVELVA insiste con la sua propaganda e lo fa utilizzando la casa di tutti: i locali del Parlamento della Repubblica. Gli argomenti propagandati dall’associazione non hanno nulla a che fare con la scienza.

Già mesi fa, in occasione di un evento simile, erano stati presentati risultati di “ricerche” che non avevano la benché minima validità scientifica, ma il solo scopo di diffondere dubbi sulla sicurezza dei vaccini e indurre i genitori a non vaccinare i propri figli. Le analisi che sostenevano di aver trovato nei vaccini di tutto, dai metalli pesanti al Viagra, erano il frutto di basilari errori metodologici che diversi scienziati non hanno fatto fatica a smascherare.

I vaccini che la sanità pubblica utilizza sono, infatti, sottoposti a lunghi anni di valutazione clinica e ad una ferrea normativa europea che prevede centinaia di controlli di qualità anche da organi indipendenti ed altamente qualificati come l’Istituto Superiore di Sanità.

A nome del Patto Trasversale della Scienza - che rappresenta circa seimila fra ricercatori, medici, giornalisti e semplici cittadini -, chiediamo che i locali del Parlamento non vengano, né ora né mai più, utilizzati per ospitare chi ha sulla coscienza migliaia di bambini non vaccinati, potenziali vittime di malattie terribili - ma pienamente prevenibili grazie ai vaccini - come pertosse, difterite, meningite o tetano. Come la povera bimba di Verona a cui vanno tutti i nostri auguri di una pronta guarigione e che possa dimenticare presto questa brutta esperienza.

Prof. Pierluigi Lopalco, Presidente del Patto Trasversale per la Scienza Con il Direttivo dell’Associazione: Prof. Andrea Cossarizza, Prof. Roberto Burioni, Prof. Guido Silvestri, Prof. Andrea Grignolio, Dr.ssa Julia Filingeri, Dott. Diego Pavesio, Dr.ssa Francesca Ulivi, Dr.ssa Giulia Corsini, Dr.ssa Maria Santoro, Prof. Avv. Luciano Butti, Avv. Corrado Canafoglia, Dr. Luca Pezzullo

 


Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

Superdiffusore: il Lancet ricostruisce la storia di una parola che ha avuto molti significati

Un cerchio tutto formato di capocchie di spillo bianche con al centro un disco tutto formato da capocchie di spillo rosse

“Superdiffusore”. Un termine che in seguito all’epidemia di Covid abbiamo imparato a conoscere tutti. Ma da dove nasce e che cosa significa esattamente? La risposta è meno facile di quello che potrebbe sembrare. Una Historical review pubblicata sul Lancet nell’ottobre scorso ha ripercorso l’articolata storia del termine super diffusore (super spreader), esaminando i diversi contesti in cui si è affermato nella comunicazione su argomenti medici e riflettendo sulla sua natura e sul suo significato. Crediti immagine: DALL-E by ChatGPT 

L’autorevole vocabolario Treccani definisca il termine superdiffusore in maniera univoca: “in caso di epidemia, persona che trasmette il virus a un numero più alto di individui rispetto alle altre”. Un recente articolo del Lancet elenca almeno quattro significati del termine, ormai familiare anche tra il grande pubblico: