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Sorprese da Mercurio
Renato Caccioppoli, matematico
Cinquant’anni fa, l’8 maggio 1959 moriva Renato Caccioppoli, una delle figure più interessanti e affascinanti della Matematica del ventesimo secolo. Nipote di Michail Bakunin, era vissuto in un ambiente culturale originale e raffinato. Il Padre, un noto chirurgo napoletano, non voleva inizialmente che Renato frequentasse l’Università per il timore che si iscrivesse a Medicina (e proseguisse poi con una professione che il padre considerava troppo “esposta” umanamente).
Caccioppoli e l'analisi funzionale
L’invito dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici a parlare dell’opera di Renato Caccioppoli da un lato mi ha lusingato, dall’altro mi ha un po’ preoccupato, in quanto ritengo impresa non facile descrivere l’opera di un matematico dinanzi ad un pubblico costituito anche da filosofi e letterati.
La variabile Dio
Gran libro, questo,pur se non ha scalato come avrebbe meritato le classifiche dei bestsellers. Da leggere e meditare: succoso, pieno, non paglia di parole. Chiaberge ha avuto coraggio: ha scelto George Coyne, grande astrofisico fin che si vuole, ma anche Gesuita, e quindi, almeno per quelli che lo seguono, una scatola a sorpresa. E poi ha scelto Arno Penzias, e qui ha avuto fortuna. Perché questo scienziato ortodosso, tutto d'un pezzo, e quindi in un certo senso prevedibile, ha invece assunto posizioni e fornito risposte che prevedibili non erano.
H1N1: come cambia e cambierà
«Il tasso di mutazione dell'H1N1 messicano mostra che il virus potrebbe circolare in incognita già da gennaio, se non da settembre» sostengono Nicholas Grassly, dell'Imperial College di London e Andrew Rambaut, dell'Università di Edinburgo.
Un matematico napoletano
Renato Caccioppoli (1904-1959) è considerato uno dei più grandi matematici italiani del periodo a cavallo della seconda guerra mondiale per una serie di lavori sia nell'ambito della teoria delle funzioni di variabile reale sia nell'ambito dell'analisi funzionale. Se ne rievoca la figura nei profili tracciati da Pietro Greco, Ennio De Giorgi, Pietro Nastasi e Angelo Guerraggio
Obama promette il 3% alla scienza
Esageriamo. Il nuovo presidente degli USA, in un discorso all'Accademia delle scienze statunitense promette il 3% del PIL alla ricerca. Vari gli strumenti che ha elencato Obama, fra cui un credito di imposta permanente per la ricerca e lo sviluppo. Continua insomma la luna di miele della politica con la scienza. In America.
per approfondire leggi l'articolo.
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Dati che si diffondono veloci come i virus | di ILARIA CAPUA
Per un liceo (più) scientifico
Il mondo della ricerca deve prendere atto di un dato ormai irreversibile: la società è retta da un crescente bisogno democratico, e persino da un nuovo assetto democratico. E' la società "dei più" non dei pochi. E "i più" oggi rivendicano diritti, nel passato sconosciuti, fra i quali l'accesso alla conoscenza. Ciò cambia le cose anche nel campo scientifico, perché postula che le conquiste della scienza siano socializzate in misura (e forma) finora inedite. Sono due i profili interessati: gli studenti e i cittadini, l'insegnamento e la comunicazione della scienza. Le dimensioni numeriche del fenomeno sono ormai macroscopiche, perché la domanda sociale di conoscenza è enorme rispetto al passato. In tema di insegnamento scientifico abbiamo voluto assumere un simbolo: il liceo scientifico. L'Italia, da cento anni, non ne ha mai avuto uno adeguato. Ha avuto un liceo considerato di serie B, un "liceo classico senza il greco"!