All'Angelus di inizio anno 2010
Benedetto XVI affermava che «Il futuro
è nelle mani di Dio, non di maghi e economisti». In effetti l'attuale
crisi ha riacceso il dibattito sul valore dell’analisi economica e della sua
capacità di spiegare e prevedere. L’economia è davvero una scienza? Come può
una scienza non prevedere e non accorgersi di quello che sta succedendo? La sua
crescente formalizzazione ha orientato il dibattito, in particolare,
Sono passati 30 milioni di anni, ma il pellicano è sempre uguale a se stesso: il fossile ritrovato nella zona di Luberon, nella Francia sud orientale, mostra che l’uccello aveva fin da allora lo stesso lungo becco dei pronipoti che vivono oggi sotto sette diverse specie. Mentre i nostri antenati si dondolavano ancora sugli alberi, quindi, il pellicano aveva forse già raggiunto un grado ottimale di evoluzione in funzione del volo o della cattura di pesci per l’alimentazione.
La sera del 28 maggio scorso si è conclusa a Nuova York l’ottava conferenza di revisione del trattato di non proliferazione (NPT), con l’adozione unanime di un documento finale. Fino all’ultimo momento era rimasta incerta l’adesione al documento da parte dell’Iran, e il raggiungimento dell’unanimità è stato salutato con un applauso liberatorio da parte dei 2000 delegati dei 172 paesi, 15 agenzie internazionali e 121 organizzazioni non governative che hanno partecipato alla conferenza, iniziata il 3 maggio sotto la presidenza dell’ambasciatore filippino Libran Cabactulan. L’applauso
Mettendo a confronto le immagini di un ammasso stellare con quelle raccolte dal telescopio spaziale dieci anni prima gli astronomi hanno notato che il movimento delle stelle che lo compongono è differente da quanto si pensava.
Il presidente degli Stati Uniti Barak Obama parla alla nazione circa la responsabilità dell'amministrazione nel disastro ambientale del Golfo Messico e la necessità di investire in energia pulita.
L’università italiana ha grandissime tradizioni ma ormai un presente e un futuro, complici le riforme al sistema, ben poco roseo. Le classifiche internazionali vedono i nostri atenei arrancare. Gianfranco Fabi, in un articolo del Sole 24 Ore, analizza la singolare situazione italiana. Un’università sempre più di basso livello e non più corrispondente alle esigenze della società e delle imprese.
Le parole spese sulla meritocrazia da parte del ministro Brunetta sono state molte. I fatti purtroppo non hanno confermato le parole. Lo riferisce Il Sole 24 Ore in un articolo in risposta al Ministro a cura di Alberto Alesina e Andrea Ichino. Brunetta si è lamentato per gli scarsi meriti attribuiti dal quotidiano alla sua politica meritocratica. La risposta, ottimamente argomentata, lascia poco spazio ad interpretazioni. In concreto poco si è fatto per premiare il merito.
