L’onda degli anti-diritti all’attacco delle istituzioni democratiche europee

Un’articolata rete internazionale di organizzazioni anti-diritti, professionali e ben finanziate, sta erodendo dall’interno le politiche europee su sessualità, riproduzione, identità di genere e autodeterminazione. Dietro un linguaggio laico e scientifico si cela una strategia conservatrice globale, sostenuta da fondi religiosi, oligarchi, tech magnati e governi autoritari. Un rapporto EPF ne ricostruisce struttura, obiettivi e finanziamenti.
In Europa è attiva una rete di organizzazioni nazionali e internazionali, collegate tra loro a diversi livelli, formali e informali, ben finanziate, che lavorano con un approccio professionale e mirano a svuotare dall’interno le istituzioni democratiche nel settore dei diritti sessuali e riproduttivi. Nel corso degli ultimi anni il loro numero è cresciuto in tutto il continente, anche nei Paesi del Nord, come Svezia e Norvegia, dove un tempo la loro presenza era molto limitata.








