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March 2015

Ecco perché il nostro cervello funziona come Facebook

Se qualcuno pensava che fosse Mark Zuckerberg ad avere inventato Facebook (l'avrebbe fatto con Eduardo Saverin, Andrew McCollum, Dustin Moskovitz e Chris Hughes i suoi compagni di stanza dell’Harvard University) dovrà ricredersi. Zuckerberg è partito dall'elenco degli studenti con tanto di foto - Facebook appunto - che le Università degli Stati Uniti distribuiscono a chi si iscrive e ne ha fatto un social network che in un baleno ha conquistato il mondo. In un certo senso però  Facebook c'era già in natura, nel cervello di ciascuno di noi ben prima di Zuckerberg.

Geni si nasce?

GiovediScienza
Scheda
Titolo originale: 
Geni si nasce?
Soggetto: 
Neurobiologia dell‘intelligenza tra genetica e stimoli socioculturali
Data: 
26 February, 2015

Neurobiologia dell‘intelligenza tra genetica e stimoli socioculturali
Gerhard Roth, Università degli Studi di Brema, Brain Research Institute

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stato: 
pronto
Italiano
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La revisione in doppio-cieco sbarca su 'Nature'

Autori: 

A partire dal mese di marzo, il gruppo editoriale NPG a cui appartiene anche la rivista Nature offrirà un'alternativa alla peer review tradizionale. Gli autori di un paper avranno la possibilità di partecipare a un percorso di revisione in doppio cieco, in cui sia chi sottomette un lavoro e sia i revisori rimarranno anonimi. Allo stato attuale, il processo è solo in cieco: gli autori non conoscono, infatti, l'identità di coloro che rivedono il loro studio.
Il sistema a singolo cieco, tradizionalmente il più usato dalle riviste

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Trial clinici: esperti di contenuto o di metodo?

Sull’interpretazione e la sintesi di importanti trial continuano a emergere controversie, nonostante una sempre maggiore condivisione dei principi dell’evidence based medicine da parte della comunità scientifica e di quella dei clinici. Gli esempi più evidenti, considerato il mio background, li ho trovati nell’ambito dei programmi di screening [1].
Casi esemplari sono la controversia sullo screening mammografico (1), che dura da 15 anni senza che si sia arrivati a un qualsiasi punto conclusivo, e quella, sebbene meno accesa, sullo screening con HPV per il