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Parte lo European Foundations Award for RRI

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Al via la prima edizione dell’European Foundations Award for Responsible Research and Innovation.
L’Award, che nasce da una riflessione condivisa e aperta relativamente alla relazione tra scienza e società,  intende promuovere la diffusione di un modello di Ricerca e Innovazione Responsabile che prevede la valorizzazione delle competenze di tutti gli attori coinvolti proponendo un modello di scienza e società dialogico e costruttivo.
Il premio è aperto a ricercatori, centri di ricerca, università, organizzazioni della società civile. Intende premiare le tre migliori attività e/o pratiche che si distinguono perché in linea con i principi di Ricerca ed Innovazione Responsabile con un premio del valore di 20.000 €.
Le pratiche di RRI "in gara" saranno valutate da una giuria di esperti  e i risultati più importanti saranno condivisi e discussi tra i principali stakeholders coinvolti nel processo di Ricerca e Innovazione.
L’iniziativa è promossa da Fondazione Cariplo, King Baudouin Foundation, Fundació la Caixa, Lundbeck Foundation, il Robert Bosch Stiftung e European Foundation Centre.
Le candidature dovranno pervenire entro e non oltre il 7 dicembre 2015.

Per maggiori dettagli sul premio e sulle modalità di partecipazione consultare il sito web

Sezioni: 
Ricerca e Innovazione Responsabile

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Il progetto  Onfoods in prehistory ha voluto comprendere e ricostruire l’eredità di una agricoltura sostenibile nata nella preistoria, migliaia di anni, fa e in grado oggi di rappresentare un modello di riferimento. E lo ha fatto con particolare attenzione alla condivisione di questi valori con un pubblico più ampio possibile, sottolineando quanto si può imparare dalla ricerca archeologica e dalle comunità dell’età del Bronzo in termini di alimentazione sostenibile. Ce ne parla il gruppo di ricerca che ha portato avanti il progetto.

Nell'immagine: attività di archeologia sperimentale dimostrativa con cottura di una zuppa di lenticchie e una di roveja, con ceramiche riprodotte sperimentalmente sulla base dei reperti ceramici del villaggio dell’età del Bronzo di Via Ordiere a Solarolo (RA).

Pluridecennali ricerche sul campo, condotte da Maurizio Cattani, docente di Preistoria e Protostoria dell’Università di Bologna, e dal suo team, hanno permesso di riconoscere nell’Età del Bronzo il momento in cui si è definito un profondo legame tra la conoscenza del territorio e la sostenibilità della gestione delle sue risorse. Questa caratteristica ha infatti consentito alle comunità dell’epoca di prosperare, dando vita a villaggi sempre più stabili e duraturi nel corso del tempo.