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RespiraMI: emissioni e rischi sanitari, un convegno

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E’ di questi giorni la notizia che la Lombardia è l’area più inquinata d’Europa, in particolare in relazione al Pm2,5. Questo il dato del Rapporto sulla qualità dell’aria 2013, appena pubblicato dall’Agenzia Europea per l’ambiente. La tendenza dell’inquinamento da polveri sottili nel periodo 2002-2011 documenta una situazione di costante allarme nella maggior parte delle centraline di misurazione, a Milano e in Lombardia.

Il riscaldamento degli edifici cittadini, il traffico dei veicoli, difficilmente razionalizzabile, unitamente alla mancanza di precipitazioni e di vento costituiscono un cocktail micidiale per le concentrazioni atmosferiche di particolato fine, così come per quelle del biossido di azoto, dell'ozono e di altre sostanze inquinanti.

Qualcuno potrebbe anche pensare che i cittadini milanesi – ma anche quelli delle altre città e dei centri ancora più piccoli della Lombardia – si stanno abituando all'inquinamento atmosferico, quasi fosse un inevitabile corollario del vivere in un contesto fortemente urbanizzato, complice il fatto che le misure correttive messe in campo dalle istituzioni negli ultimi anni, per quanto animate da buone intenzioni, si sono dimostrate poco efficaci.

Ma l'abitudine non può e non deve diventare rassegnazione, perché i livelli insolitamente elevati di inquinamento atmosferico sono causa di malattie respiratorie, cardiovascolari e tumori. Milano non può continuare ad accettare questo stato di cose, ed è per questo che i maggiori esperti nazionali e internazionali si sono dati appuntamento nel capoluogo lombardo per RespiraMI, un convegno della durata di una giornata (19 ottobre 2013), organizzato da Sergio Harari direttore della Pneumologia dell’Ospedale San Giuseppe da Pier Mannuccio Mannucci direttore scientifico del Policlinico di Milano, nel quale si potrà fare il punto sui rischi sanitari delle emissioni di sostanze inquinanti, così come vengono messi in luce dai più recenti studi, e sulle azioni più efficaci per invertire un trend pericoloso, pur tenendo conto del contesto naturale dell'intera Lombardia.

Il quadro epidemiologico è ormai solido, e verrà illustrato diffusamente durante il convegno, insieme con i più recenti progetti in tema di riduzione delle emissioni inquinanti. in Lombardia i superamenti dei livelli soglia di Pm10 e NO2 sono responsabili ogni anno di decessi e di ricoveri in eccesso per cause cardiache, per malattie cerebro-vascolari e per problemi respiratori. L’obiettivo di una riduzione del 20% delle concentrazioni di questi due inquinanti è raggiungibile e determinerebbe una riduzione della mortalità a breve termine e dei ricoveri ospedalieri del 30%. Quindi anche politiche non risolutive ma di miglioramento dell’aria avrebbero importanti ricadute sulla salute dei cittadini. Sempre più robusti e convincenti sono anche i dati relativi all'età pediatrica, negli ultimi anni particolarmente colpita non solo in Italia ma in tutti i paesi occidentali.

Verrà anche discussa l’efficacia sull’inquinamento locale determinata dall’introduzione di Area C: le misurazioni dimostrano infatti una significativa riduzione del black carbon, una sostanza che deriva dalla combustione incompleta di combustibili fossili.

Ma Milano è inserita nel contesto lombardo, e un’efficace opera di riduzione delle emissioni non può che essere avviata a livello regionale. È per questo che la giunta lombarda ha da poco approvato il nuovo piano PRIA, in cui sono state individuate 91 misure d'intervento in tre diversi macrosettori (Trasporti, Energia e Agricoltura), che dovrebbero portare a benefici significativi.

A RespiraMI come detto interverranno i maggiori esperti mondiali in tema di inquinamento e rischi per la salute, oltre a esponenti delle istituzioni come Regione Lombardia, agenzie che lavorano sul territorio come l'ARPA. Ma la giornata sarà anche l'occasione per coinvolgere nel dibattito i comuni cittadini. A partire dalle ore 16 infatti la discussione sarà aperta al pubblico, con la tavola rotonda dal titolo “Inquinamento atmosferico tra scienza e conoscenza”, moderata da Sergio Harari. Vi parteciperanno Maurizio Ascione, Pubblico Ministero che segue per la Procura di Milano gli aspetti legali dei reati contro l’ambiente, Roberto Bertollini in rappresentanza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Luigi Bisanti, epidemiologo dell’ASL di Milano, Anna Gerometta, avvocato e storico riferimento dei Genitori Antismog, Michele Giugliano professore di inquinamento atmosferico al Politecnico di Milano, Gianluca Gurrieri, responsabile del settore Aria di Regione Lombardia, e Guido Lanzani di ARPA Lombardia.

Maggiori informazioni sul programma della giornata di RespiraMI si possono trovare sul sito:

La partecipazione è completamente gratuita: l’iscrizione può essere fatta direttamente online oppure inviando una email a: [email protected]

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