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La nutrizione all'Expo 2015

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In occasione ventennale del suo riconoscimento giuridico (1991-2011) la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi in collaborazione e con il coinvolgimento di tre Università tradizionalmente sostenute - Bocconi, Cattolica e degli Studi di Milano - annuncia tre nuovi importanti progetti di ricerca scientifica su argomenti fondamentali per l'umanità: la nutrizione, la produzione di cibo e la sua sostenibilità economica, sociale ed ambientale.

Anselmo Stucchi, Presidente della Fondazione Invernizzi, racconta che quando alla città di Milano è stata assegnata la manifestazione "Expo 2015" che ha come tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita" la fondazione ha immediatamente avvertito che il tema Expo 2015 coincideva con i suoi scopi statutari e così è sembrato inevitabile dare un contributo originale, scientificamente fondato, in coerenza con le finalità di Expo 2015. Con questo intento le tre Università hanno predisposto ciascuna progetti pluriennali che, essendo tra loro interconnessi, si dovranno regolarmente confrontare per rispondere ai seguenti obiettivi:

  • Istituire una cattedra permanente "Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi" con interesse scientifico e strategico in "Economia dello sviluppo"(Università Bocconi)
  • Valutare la possibilità reale di produrre alimenti adeguati per quantità, proprietà nutrizionali, igienico-sanitarie e per sostenibilità ambientale, sociale ed economica (facoltà di Agraria, Università Cattolica di Milano)
  • Valutare e gestire a distanza in modo integrato le variazioni dello stato nutrizionale nell'età evolutiva e nell'età adulta (facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Milano).

Nel loro insieme i tre progetti richiederanno un finanziamento complessivo pari a 9 milioni di euro interamente sostenuti dalla Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi. Guido Tabellini, Rettore dell'Università Bocconi, spiega che il tema unificante delle attività di ricerca della cattedra sarà il tentativo di comprendere le radici della povertà e i vincoli economici e sociali allo sviluppo al fine di consentire la formulazioni di politiche anti-povertà efficaci. Eliana La Ferrara, titolare della cattedra Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi, sottolinea che lo studio delle aree rimaste al margine del processo di crescita offre l'opportunità di comprendere il comportamento delle popolazioni locali che è spesso dettato dalla tradizione, permettendo di definire la base dei rapporti tra società ed economia.

Giuseppe Bertoni, docente di fisiologia animale e direttore dell'Istituto di Zootecnia della Facoltà di Agraria dell'Università Cattolica coordina il progetto dal titolo: “Produzione di cibo appropriato: sufficiente, sicuro, sostenibile”. Il progetto di ricerca comprende diverse tematiche che verranno affrontate da più gruppi di ricerca della facoltà. Inizialmente si costituiranno tre centri pilota: Italia, Congo e India, dove si raccoglieranno le informazioni per definire le esigenze nutrizionali essenziali della popolazione e i possibili alimenti vegetali e animali locali in grado di soddisfare le esigenze nutrizionali (in collaborazione con la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Milano). In un secondo momento si valuteranno le reali possibilità produttive degli alimenti ricorrendo alle pratiche tradizionali o ad altre migliorate. Attenzione prioritaria avrà, specie in Congo e India, la conservazione degli alimenti per contenere perdite, per mantenere le qualità organolettiche e nutrizionali, ma anche per escludere il degrado igienico-sanitario dal momento della raccolta sino al consumo. Sarà anche valutato l’impatto che coltivazioni e allevamenti, applicando tecniche tradizionali o innovative, hanno in termini di emissione di gas serra, di acqua impiegata, di flussi di materia, di rilascio di inquinanti nelle acque e nei suoli. Non è esclusa la possibilità di ricorrere a energie rinnovabili mediante lo sviluppo di piccoli impianti di biogas, eolici, ecc. In ultimo sarà condotta la comparazione fra tecniche moderne (Italia) versus quelle tradizionali (India) o ancora ancestrali (Congo). Importante, sottolinea Bertoni, sarà disseminare le conoscenze acquisite attraverso la formazione locale e universale nel contesto di EXPO 2015 per illustrare i pro e contro dei diversi sistemi agricoli.

Emilio Trabucchi della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Milano, presenta il progetto dal titolo “Valutazione e gestione integrata a distanza delle variazioni dello stato nutrizionale nell’età evolutiva e nell’età adulta”. Una ricerca che si articolerà in tre sottoprogetti diretti da Gian Vincenzo Zuccotti.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha ormai riconosciuto l’obesità come una vera e propria epidemia; a esserne interessati non sono solo gli adulti, ma anche bambini e adolescenti. Così attraverso il primo sottoprogetto “Controllo ponderale in bambini e adolescenti affetti da sovrappeso” si vuole mettere a punto un sistema integrato di controllo a distanza che, considerando la quantità di movimento, tenga sotto controllo l’introito di calorie al fine di contenere l’aumento di peso corporeo e di favorire la perdita di peso in eccesso. Nella stessa direzione lo studio di un microchip per la valutazione del contributo specifico del microbiota intestinale all’obesità dell’adulto e la possibilità del suo utilizzo per interventi dietetici. Negli ultimi anni infatti diversi studi hanno mostrato come l’obesità sia associata a un cambiamento nel profilo microbico e che questa alterazione possa avere potenziali implicazioni terapeutiche. Nell’ultimo sottoprogetto invece verranno considerate le malattie cardiovascolari che rappresentano tuttora la principale causa di morbilità e mortalità al mondo e anche nella popolazione italiana. Verranno analizzati 3.000 soggetti a cui verranno chieste le abitudini alimentari e stili di vita e in un secondo momento verranno valutati nel tempo i fattori di rischio e del danno d’organo sotteso in funzione dello status nutrizionale.

In ultimo Cristina Tajani, assessore alle politiche per il lavoro, sviluppo economico, università e ricerca, a nome del sindaco Piasapia, ringrazia la Fondazione Romeo ed Enrica Invernizzi per aver scelto di finanziare la ricerca di tre Università milanesi, in un periodo in cui i finanziamenti pubblici alla ricerca sono ridotti, tra i più bassi in Europa. Grazie anche perchè finalmente si parla dei contenuti dell’Expo 2015, non solo di cantieri e delle opportunità economiche e occupazionali ad esso collegate. Conclude il suo intervento invitando le Università a offrire una restituzione della ricerca alla città per farne patrimonio comune.

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