Oltre quarant'anni dopo la sua prima individuazione nelle rocce lunari di Apollo 11, un team di geologi scopre la tranquillityite anche sulla Terra.
Allo strano minerale – uno dei tre individuati nelle rocce lunari dei quali prima d'allora i geologi non sospettavano neppure l'esistenza – venne dato il nome di tranquillityite perchè il campione proveniva dal Mare della Tranquillità, destinazione del primo viaggio dell'uomo sulla Luna nel luglio 1969. Gli altri due – armalcolite e pyroxferroite – vennero scoperti in rocce terrestri già negli anni '70, ma la tranquillityite eludeva ogni caccia, mostrandosi solamente nelle rocce e nei meteoriti lunari.
Esaminando rocce ignee in sei siti dell'Australia Occidentale, il team di geologi coordinato da Birger Rasmussen (Curtin University) è finalmente riuscito a individuare anche sul nostro pianeta le microscopiche tracce dell'elusivo minerale, un ossido composto da ferro, silicio, zirconio, titanio e con piccole tracce di ittrio. Secondo Rasmussen e collaboratori, che hanno annunciato la scoperta sulle pagine di Geology, la tranquillityite avrebbe eluso finora ogni ricerca perché, se sottoposta a elevato riscaldamento e forte pressione, si trasforma facilmente in altri minerali.
I ricercatori ritengono che si tratti di un minerale relativamente diffuso sulla crosta terrestre, seppure in minime quantità, e che potrebbe rivelarsi un importante strumento nella datazione delle rocce che lo contengono.