L'analisi dei moti di 300 mila stelle ha permesso a un team di astronomi di scoprire l'esistenza di un'oscillazione rispetto al piano galattico probabilmente riconducibile all'incontro con una struttura cosmica avvenuto cento milioni d'anni fa.
Lo studio è stato pubblicato su The Astrophysical Journal Letters da Lawrence Widrow (Queen's University) e altri quattro astronomi che hanno analizzato i moti stellari raccolti grazie alla Sloan Digital Sky Survey. Il moto ondulatorio verticale rispetto al piano della Via Lattea non è risultato così regolare come si supponeva finora, mostrando una significativa differenza nella distribuzione delle stelle sopra e sotto il piano del disco galattico.
Secondo i ricercatori, questa perturbazione sarebbe intrinseca al disco e l'analisi computerizzata confermerebbe che alla sua origine vi sarebbe stata una potente interazione gravitazionale. Cento milioni di anni fa il disco della Via Lattea sarebbe stato "colpito" dal passaggio ravvicinato di una galassia satellite o di una struttura cosmica di materia oscura e per quel colpo starebbe ancora vibrando.
Le simulazioni computerizzate, inoltre, indicherebbero che questa oscillazione verticale è destinata a smorzarsi gradualmente e a concludersi entro i prossimi cento milioni di anni. A quel punto sparirebbe l'attuale asimettria individuata da Widrow e collaboratori e le stelle ritornerebbero alla tranquillità delle loro orbite regolari.