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Il sonno ripulisce la mente

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Dopo una notte insonne sentite la mente ovattata? La metafora non potrebbe essere più azzeccata, secondo i risultati di un lavoro appena pubblicato su Science e condotto sui moscerini della frutta da tre ricercatori italiani. Giulio Tononi e Chiara Cirelli, neuroscienziati approdati all'Università del Wisconsin, già cinque anni avevano proposto la cosiddetta teoria dell'omeostasi sinaptica, secondo cui il sonno serve a riequilibrare l'attività delle sinapsi stimolate durante la veglia. Ora, insieme con Giorgio Gilestro, hanno dimostrato che quando i moscerini della specie Drosophila melanogaster, che ha caratteristiche del sonno simili a quelle dei mammiferi, sono tenuti forzatamente svegli, nelle loro sinapsi si accumula una quantità abnorme di proteine, che torna a diminuire col sonno.

Un altro lavoro pubblicato sulle stesso numero della rivista e condotto da ricercatori della Washington University di St. Louis dimostra che anche il numero delle sinapsi è influenzato dai ritmi di sonno e veglia: aumenta infatti durante un'intensa attività e va diminuendo quando gli insetti dormono. Una conferma della pulizia cerebrale sbrigata ogni notte da Morfeo. 

 Fonte: Science 1, Science 2, Science 3

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Neuroscienze

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faglia di terremoto

Analizzando i primi secondi delle onde P, le prime a essere registrate dai sismometri durante un terremoto, un gruppo di ricercatori ha mostrato che è possibile stimare la magnitudo del terremoto. Il loro risultato si aggiunge al lungo dibattito sulla natura deterministica dei fenomeni di rottura all’origine dei terremoti e dunque sulla loro prevedibilità e ha implicazioni per i sistemi di allerta sismica precoce.

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