fbpx I ghiacci di Mercurio | Page 3 | Scienza in rete

I ghiacci di Mercurio

Primary tabs

Read time: 2 mins

Tre studi pubblicati online su Science Express portano prove evidenti che, benché Mercurio sia il pianeta più vicino al Sole, nei crateri che si trovano nelle sue regioni polari sono presenti composti ghiacciati tra cui il ghiaccio d'acqua.

Il sospetto si trascinava fin dagli anni Novanta, quando l'antenna di Arecibo aveva mostrato la presenza di regioni stranamente brillanti ai poli di Mercurio. L'assenza di una mappatura superficiale completa del pianeta aveva però impedito di confermare quel sospetto. Ora ci ha pensato la sonda MESSENGER (Mercury Surface, Space Environment, Geochemistry and Ranging) a fornire le prove ineccepibili di quel ghiaccio che, vista l'esigua distanza di Mercurio dal Sole, non dovrebbe esserci. Il trucco sta nel mantenersi al riparo dai raggi solari, nelle profondità di crateri che, per la ridottissima inclinazione dell'asse di Mercurio, non vengono mai illuminati dal Sole.

Ben tre gli studi pubblicati su Science Express che si basano sui dati raccolti dalla sonda.
Nel primo, opera del team di Gregory Neumann (NASA Goddard Space Flight Center), si illustra la presenza di composti volatili superficiali nelle regioni polari di Mercurio. Il confronto tra i dati raccolti da MESSENGER e i modelli della riflettività superficiale di quelle zone in ombra confermerebbe la presenza di una superficie ghiacciata.
Alle stesse conclusioni giunge il team di David Lawrence (Johns Hopkins University), che ha analizzato i dati raccolti dallo spettrometro a neutroni di cui dispone la sonda. Tali dati sarebbero consistenti con la presenza di uno strato di decine di centimetri di ghiaccio d'acqua protetto da uno strato superficiale spesso una ventina di centimetri.
Il terzo studio, condotto da David Paige (University of California) e collaboratori, considera il modello termico della regione polare settentrionale di Mercurio derivato dalle misurazioni topografiche della sonda. L'analisi delle zone in grado di permettere la presenza di ghiaccio d'acqua ha portato i ricercatori a scoprire una perfetta sovrapposizione con le regioni brillanti ottenute dalle misurazioni radar.

Ora si attende che MESSENGER possa adeguatamente sorvolare anche il Polo Sud e ottenere così la conferma che anche da quelle parti di Mercurio c'è del ghiaccio.

NASA JPL

Autori: 
Sezioni: 
Sistema solare

prossimo articolo

Le auto elettriche sono inevitabili, per fortuna

posteggio auto elettrica

La modifica del divieto europeo di vendita dal 2035 di auto termiche ci dà l'opportunità di guardare ai dati degli ultimi anni e capire che la transizione verso l'auto elettrica è ormai ineluttabile. Costa sempre meno, aumentano i punti di ricarica e se ne producono sempre di più. Ora le case automobilistiche europee dovranno ridurre le emissioni allo scarico del 90% e non più del 100%: ma, anche se un quota potrà essere coperta da e-fuel, biocarburanti e acciaio a più basse emissioni, il grosso dovrà necessariamente provenire dall'elettrico.

Immagine: Pixabay

L’obbligo europeo di non vendere più auto a combustione interna dal 2035 in poi è stato modificato. Sia chiaro, secondo la vecchia indicazione, dal 2035 in poi si sarebbe comunque potuto circolare ancora con auto a benzina: lo stop era previsto solo per la vendita. Proprio per rendere graduale il passaggio. Ora non più.