fbpx Terremoto dell'Aquila, assolta la Commissione Grandi Rischi | Scienza in rete

Terremoto dell'Aquila, assolta la Commissione Grandi Rischi

Primary tabs

Tempo di lettura: 2 mins

La Corte d'Appello dell'Aquila ha assolto dalle accuse di omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose sei dei 7 componenti dell'ex Commissione Grandi Rischi. In parziale riforma della sentenza di primo grado l'unica condanna a due anni di reclusione è stata inflitta a Bernardo De Bernardinis, già vice capo del settore tecnico del dipartimento di Protezione civile.

L'accusa è quella di aver falsamente rassicurato gli aquilani e sottovalutato il rischio sismico al termine della riunione del 31 marzo 2009, cinque giorni prima della scossa distruttiva del 6 aprile alle 3:32.
La sentenza di primo grado era stata pronunciata il 22 ottobre 2012. Il Pg Romolo Como aveva chiesto nelle udienze scorse la conferma per tutti gli imputati della pena inflitta in primo grado. Dopo le brevi arringhe degli ultimi difensori degli imputati che hanno aperto l'ultima udienza di questo processo d'appello, la Corte - presieduta da Fabrizia Francabandera - si è riunita in Camera di Consiglio, prima di emettere la sentenza.

Gli scienziati assolti sono Franco Barberi, allora presidente vicario della Commissione Grandi Rischi, Enzo Boschi, presidente dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (Ingv); Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del progetto CaSE, Claudio Eva, ordinario di Fisica all’Università di Genova, Mauro Dolce, direttore dell’Ufficio rischio sismico della Protezione civile.

La Corte d'Appello dell'Aquila ha rideterminato in due anni la condanna inflitta in primo grado a Bernardo De Bernardinis, per uno dei reati che gli erano stati contestati. Assolto, invece, per le imputazioni principali.

La lettura della sentenza (fonte La Stampa)

Fonte Ansa

Fonte Reuters

Fonte Agi.it

Articoli correlati

Scienza in rete è un giornale senza pubblicità e aperto a tutti per garantire l’indipendenza dell’informazione e il diritto universale alla cittadinanza scientifica. Contribuisci a dar voce alla ricerca sostenendo Scienza in rete. In questo modo, potrai entrare a far parte della nostra comunità e condividere il nostro percorso. Clicca sul pulsante e scegli liberamente quanto donare! Anche una piccola somma è importante. Se vuoi fare una donazione ricorrente, ci consenti di programmare meglio il nostro lavoro e resti comunque libero di interromperla quando credi.


prossimo articolo

L’Europa è impreparata per affrontare i rischi climatici

Alluvione

Sebbene l’Europa sia il continente che sta registrando i più rapidi aumenti delle temperature a livello globale, al momento è impreparata ad affrontarne le conseguenze. I rischi climatici minacciano molteplici ambiti: sicurezza energetica e alimentare, gli ecosistemi, le infrastrutture, le risorse idriche, la salute dei cittadini. Secondo l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA), molti di questi rischi hanno già raggiunto livelli critici, che potrebbero diventare catastrofici in assenza di interventi rapidi. Il report European Climate Risk Assessment (EUCRA) evidenzia come la combinazione tra i pericoli climatici e i pericoli non climatici accresca complessivamente i rischi economici, sociali e ambientali a cui la collettività è esposta. Inoltre, il report mette in luce i collegamenti tra diversi rischi e la loro capacità di diffondersi sia da un settore a un altro sia da una regione all’altra.

Photo by Kelly Sikkema on Unsplash

Il primo marzo scorso l’Agenzia europea dell’ambiente (AEA) ha pubblicato i risultati della prima valutazione europea dei rischi climatici, European Climate Risk Assessment (EUCRA). Il report evidenzia che le politiche e gli interventi di adattamento adottate in Europa non procedono con la stessa rapidità con cui stanno evolvendo i rischi climatici.